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Istituto Oncologico Veneto vince al Tar con Chiara Cacciavillani


Pubblicato il: 2/7/2015

Venezia. Il Tar Veneto ha rigettato il ricorso presentato da Manutencoop Facility Management Spa - rappresentata dagli avvocati di Bologna Stefano Baccolini e Francesco Rizzo e dall’avvocato veneziano Maurizio Trevisan, name partner dell'omonimo studio legale - contro il provvedimento con cui l’Istituto Oncologico Veneto - difeso dal prof. avvocato Chiara Cacciavillani dell'omonimo studio – aveva acquistato i multiservizi per la fornitura di energia elettrica al nosocomio dal raggruppamento temporaneo di imprese Manitalidea S.p.A. e Cofely Italia S.p.A. - difese dagli avvocati Giorgio Fraccastoro e Martina Alo.

Nel dicembre 2012 era stata costituita una convenzione tra Consip (la centrale acquisti nazionale della pubblica amministrazione italiana) ed il raggruppamento temporaneo di imprese Manitalidea S.p.A. e Cofely Italia S.p.A., per la fornitura di energia per gli immobili ad uso sanitario. Nel dicembre 2013 l’Istituto Oncologico Veneto ha aderito alla convenzione Consip, formalizzando poi nel maggio 2014 un impegno preliminare di fornitura ed un audit sul fabbisogno energetico. Le aziende avevano predisposto un piano tecnico economico (PTE) con “le principali informazioni tecniche, economiche ed operative necessarie alla esatta definizione dei servizi offerti ed alla formulazione dell’ordinativo principale di fornitura” e che consentiva di verificare che i servizi fossero correttamente dimensionati all’esigenze ed al fabbisogno.
Secondo Manutencoop spa il PTE avrebbe presentato “macroscopiche carenze ed incongruenze, in particolare con riferimento al dimensionamento del personale da impiegare ed alle modalità di calcolo del canone annuo del servizio, rispetto ai parametri offerti ed alle prescrizioni della convenzione” per questo motivo l’Istituto Oncologico Veneto non avrebbe dovuto accettarlo.
Il Tar Veneto, accogliendo le tesi della difesa di I.O.V. presentate dall’avvocato Chiara Cacciavillani, ha rigettato il ricorso, perché “per gli enti del servizio sanitario tra cui I.O.V, l’adesione alle convenzioni Consip costituisce un obbligo previsto per legge, la quale sanziona con la nullità gli atti assunti in violazione di quanto dalla medesima disposto”. Di conseguenza Manutencoop spa “non è titolare di alcun interesse al ricorso” dato che non potrebbe comunque aspirare a vedersi affidati i servizi in questione da parte dell’Istituto Ospedaliero Veneto che è obbligato dalla normativa ad aderire alla convenzione Consip che prevede l’affidamento al raggruppamento temporaneo di imprese Cofely - Manitalidea.