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BT Italia vince contro Vodafone un contenzioso per abuso di posizione dominante


Pubblicato il: 9/23/2015

BT Italia, assistita dallo studio Caiazzo Donnini Pappalardo & Associati, ha ottenuto dal Tribunale delle Imprese di Milano una sentenza favorevole nei confronti di Vodafone per i danni antitrust a seguito del procedimento per abuso di posizione dominante davanti all'AGCM.

Il procedimento per abuso di posizione dominante sul mercato della terminazione delle chiamate fisso-mobile (caso A357) dal quale Vodafone era uscita nel 2006 senza accertamento di infrazioni offrendo impegni ai sensi dell'art. 14-ter della legge 287/1990.
La sentenza del Tribunale di Milano, che ha integralmente accolto le argomentazioni di BT Italia riducendo solo l'ammontare dei danni richiesti, si segnala come un precedente particolarmente importante sia per essere una delle prime in Europa in un caso di margin squeeze che per la complessità delle questioni procedurali e di merito trattate, ivi inclusa la necessità di verificare e confermare l'esistenza dell'abuso a causa della natura di caso follow-on solo parziale dato che, a differenza degli altri due operatori mobili coinvolti nel caso e pesantemente sanzionati, Vodafone ne era uscita senza condanna grazie agli impegni offerti. Non a caso, la decisione ha richiesto un procedimento di primo grado di ben cinque anni con quattro relazioni di CTU.
Lo studio Caiazzo Donnini Pappalardo & Associati ha assistito con successo BT Italia con un team guidato da Rino Caiazzo e Daniele Pilla.
Al fianco di Vodafone nel procedimento hanno agito Mario Libertini e lo studio DLA Piper con un team formato da Alessandro Boso Caretta e Stefano Modenesi.