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Verbatim, si andrà al riesame dinanzi il Tribunale di Napoli


Pubblicato il: 10/22/2015

La III sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza impugnata del Tribunale di Napoli, che aveva confermato il sequestro preventivo per equivalente disposto dal Gip sui beni di Verbatim per 96 milioni di euro.

Partendo da un'indagine sul clan camorristico Mazzarella, gli uomini delle Fiamme Gialle sono riusciti a risalire ad alcune aziende italiane ed estere che introducevano nel paese imponenti quantità di dvd e cd vergini, di cui una parte veniva poi destinata alla criminalità partenopea e un'altra alla grande distribuzione.
La difesa, guidata dall'avvocato Giulia Bongiorno, aveva fatto ricorso segnalando molteplici vizi dell’ordinanza gravata, sia con riguardo alla carenza dei presupposti per disporre la misura reale (in relazione ad una supposta associazione transnazionale finalizzata alla commissione di reati fiscali e di una truffa in danno della Siae), che agli errori nella quantificazione dell’importo da sequestrare.
La difesa ha sostenuto che la Verbatim debba essere considerata semmai parte lesa (e non già responsabile ai sensi della “231”) in una vicenda in cui sono emerse plurime condotte infedeli poste in essere da parte di alcuni ex dipendenti.
A seguito dell’annullamento con rinvio, dovrà celebrarsi un nuovo esame dinanzi al Tribunale di Napoli.