Il Tribunale di Venezia non ammette la class action Altroconsumo contro Volkswagen
Pubblicato il: 1/15/2016
Lo studio Bryan Cave ha assistito con successo la casa automobilistica Volkswagen in un contenzioso, presso il tribunale di Venezia, contro Altroconsumo.
Altroconsumo aveva presentato una class action, poi respinta dal tribunale, con cui chiedeva che Volkswagen fosse condannata a un risarcimento danni di circa 500 euro per ciascun possessore del modello testato.
A inizio novembre, la casa di Wolfsburg ha ammesso con un comunicato ufficiale di aver sottovalutato erroneamente il consumo di carburante e le emissioni di CO2 di alcuni modelli di auto per un massimo di 800.000 veicoli. A inizio dicembre il numero è stato aggiornato dalla stessa casa automobilistica in 36.000 veicoli coinvolti nello scandalo emissioni.
Il Tribunale di Venezia, presieduto da Roberto Simone, ha dichiarato inammissinbile l'azione proposta da Altroconsumo motivando la decisione con il fatto che i dati presentati dall'Associazione non avevano alcun "rilievo probatorio" perché non raccolti nel contradditorio tra le parti e perché effettuati "sulla base di una diversa impostazione dei criteri di misurazione".
Il tribunale ha inoltre affermato che i valori dichiarati dalla casa automobilistica "hanno un valore meramente indicativo, perché in concreto sono numerosi i fattori in grado di incidere sul consumo individuale".
Altroconsumo ha annunciato il ricorso alla Corte d’Appello di Venezia, dopo che il Tribunale non ha accolto in prima istanza la richiesta di ammettere la class action contro Volkswagen.
Lo studio legale Bryan Cave ha assistito Volkswagen con un team guidato dai partner soci Fulvio Pastore Alinante e Luigi Zumbo, coadiuvati da Arturo Battista.