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L'AGCM chiude senza addebito il procedimento avviato nel 2013 contro le società del Gruppo ICE


Pubblicato il: 3/3/2016

La società Industria Chimica Emiliana S.p.A. (ICE) e la sua controllata Prodotti Chimici e Alimentari S.p.A. (PCA) hanno ottenuto la chiusura del procedimento avviato dall'AGCM per presunto abuso di posizione dominante nel mercato dell'acido ursodesossicolico (UDCA), un principio attivo di derivazione biliare, utilizzato in diversi farmaci per il trattamento di gravi patologie del fegato, nella cui produzione ICE e PCA sono leader mondiali.

Le condotte contestate dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato riguardavano in particolare l'asserito rifiuto di ICE a fornire all'impresa denunciante l'intermedio necessario per produrre UDCA a condizioni di mercato, accompagnato da offerte selettive particolarmente vantaggiose alla clientela della denunciante.
Il procedimento, avviato nel 2013 con ispezioni presso ICE e PCA, si è recentemente concluso senza alcun addebito per le due società e con l'accoglimento degli impegni dalle stesse presentati. Il provvedimento di chiusura del procedimento, riconoscendo come gli impegni rappresentino "un potente incentivo per i concorrenti a replicare la struttura produttiva verticalmente integrata del gruppo ICE-PCA, concorrendo in modo molto più efficace con tale gruppo sull'intera filiera produttiva", recepisce le tesi difensive avanzate dalle due società.
Lo studio Trevisan & Cuonzo Avvocati, con il socio Vittorio Cerulli Irelli, e lo studio Libertini Scognamiglio, con il Prof. Mario Libertini, hanno assistito con successo sia Industria Chimica Emiliana S.p.A. sia la sua controllata Prodotti Chimici e Alimentari S.p.A. dinanzi all'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato.