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Il Consiglio di Stato riassegna a Kermes la gara d'appalto per opere di restauro indetta dal Ministero della Difesa


Pubblicato il: 9/20/2016

La società Kermes, attiva nel restauro conservativo delle opere, ha ottenuto dal Consiglio di Stato l'annullamento del provvedimento che la escludeva dalla gara vinta per omissione dell'indicazione dei costi di sicurezza.

La gara d'appalto, in oggetto, per opere di restauro era stata indetta dal Ministero della Difesa.

Kermes era risultata in un primo momento aggiudicataria della gara in questione. Tuttavia, in un secondo momento, il provvedimento di aggiudicazione veniva annullato in autotutela dalla Pubblica Amministrazione, che assegnava la gara a un altro operatore economico a causa della non indicazione degli oneri di sicurezza aziendale. Secondo quanto stabilito dall'adunanza plenaria n.3/2015 i partecipanti alla gara erano invece tenuti a specificare tali oneri, pena l'esclusione.

A seguito della proposizione del ricorso da parte della società, il Tar Lazio emetteva ordinanza cautelare n. 1286/2016 respingendo l’istanza proprio in virtù di quanto stabilito dalla plenaria.

Il Consiglio di Stato ha accolto appieno il ricorso, affermando che “per le gare bandite anteriormente all’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nelle ipotesi in cui l’obbligo di indicazione separata dei costi di sicurezza aziendale non sia stato specificato dalla legge di gara […] l’esclusione del concorrente non può essere disposta se non dopo che lo stesso sia stato invitato a regolarizzare l’offerta dalla stazione appaltante nel doveroso esercizio dei poteri di soccorso istruttorio”.

Lo Studio legale Cavallaro ha assistito con successo Kermes dinanzi il Consiglio di Stato con un team composto da Lidia Di Masi e Giuseppe Cavallaro.