Accolto il ricorso di Green Network contro gli accertamenti fiscali per inadempienze Iva, Ires e Irap per 12,8 milioni
Pubblicato il: 9/27/2016
La commissione tributaria provinciale di Roma, con sentenza depositata il 13 settembre, ha accolto il ricorso di Green Network intentato contro l'Agenzia delle Entrate.
Quest'ultima, nel corso del 2014 e del 2015, aveva contestato all'operatore energetico alcune operazioni di compravendita di energia elettrica, realizzate con altre quattro società del settore, e emesso avvisi di accertamento fiscali per inadempienze Iva, Ires e Irap per complessivi 12,8 milioni di euro.
I giudici della commissione tributaria, per la prima volta in Italia, nella loro sentenza hanno affermato che l'attività delle società di trading di energia – che si interpongono fra i produttori e i consumatori finali – è legittima dal punto di vista fiscale e non dà luogo a operazioni inesistenti, in quanto l'energia è un bene commerciabile anche se non vi è un suo trasferimento fisico, ed è legittimo che le operazioni di acquisto e di vendita di energia elettrica ben possono consistere in scambi che si compensano a vicenda.
Nella specie, prosegue la commissione provinciale, non è stato del resto configurato alcun tipo di danno erariale, essendo state pagate tutte le imposte dovute. Infine, anche laddove le operazioni in oggetto fossero state poste in essere con l'obiettivo di acquisire un "merito creditizio" verso le banche, ciò non sarebbe in ogni caso stato un elemento atto a ipotizzare l'inesistenza delle operazioni.
La pronuncia presenta grande interesse per tutto il settore energetico dove l'attività di trading, legittima secondo la legge Bersani, continua a essere sottoposta a verifiche a accertamenti fiscali sulla base degli argomenti che sono ora stati dichiarati non fondati da parte della commissione tributaria provinciale di Roma.
La società Green Network è stata assistita dallo studio Fantozzi e Associati, con il professore Augusto Fantozzi, e dallo studio Paparella, con il professore Franco Paparella.