Sprech vince in Francia contro Dalo
Pubblicato il: 10/11/2016
Lecce. Il Tribunale di Parigi e la commissione ricorsi dell'EUIPO hanno annullato due design francesi e stabilito che le note pagode di Sprech Srl non sono in contraffazione con i prodotti del concorrente francese Dalò Frères.
La società francese Dalò aveva chiamato in causa Sprech Srl, azienda leader in Italia e nel mondo nel settore delle tensostrutture e tendocoperture, nonché il suo distributore francese, sostenendo che entrambe, attraverso la vendita di due strutture a forma di cupola avessero compiuto atti di contraffazione e concorrenza sleale contro un design dagli stessi registrato nel lontano 1993. A sostegno delle loro tesi avevano richiesto un risarcimento complessivo pari a circa 3 milioni di euro.
Sprech è stata difesa dall'avvocato Pierluigi Cornacchia, fondatore dello studio legale CorLex, con l'avvocato Emmanuel Benoit dello studio legale Derriennic.
L'azienda francese Dalò Frères è stata assistita dall'avvocato Corinne Champagner Katz dello studio CCK Avocats Associés.
Nelle more del contenzioso presso il Tribunal de Grande Instance di Parigi, Sprech aveva avviato una procedura parallela in seno all'EUIPO per ottenere la dichiarazione di nullità di un ulteriore design comunitario registrato da Dalò successivamente a quello rivendicato in Francia e pressoché identico a quest'ultimo. Con decisione dell'11/05/2016 la commissione ricorsi dell'EUIPO ha accolto le ragioni di Sprech ed ha dichiarato la nullità del design comunitario. Circa due mesi più tardi, il 07/07/2016, anche il Tribunal de Grande Instance di Parigi, allineandosi alla decisione dell'EUIPO ha annullato il design francese stabilendo che Sprech e il suo distributore francese non hanno commesso alcun atto di contraffazione e concorrenza sleale ai danni del concorrente francese, mentre Dalò Frères è stata condannata al risarcimento dei danni.