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La Cassazione decide che Parmalat risarcirà Citi emettendo nuove azioni


Pubblicato il: 4/18/2019

Lo studio legale Clifford Chance ha assistito e rappresentato Citi nel lungo processo contro Parmalat.

La Corte di Cassazione, con decisione pubblicata in data 15 aprile 2019, ha integralmente respinto l'appello proposto da Parmalat avverso il riconoscimento in Italia della decisione del 2008 da parte della Superior Court of New Jersey (Stati Uniti d'America), con la quale Parmalat era stata condannata a risarcire a Citi danni per 431 milioni di dollari (circa 347 milioni di euro).

La decisione della Corte di Cassazione è definitiva ed esecutiva e Parmalat è tenuta all'emissione e assegnazione in favore di Citi di azioni in base alle condizioni cui il Concordato di Parmalat del 2005 subordina l'emissione di azioni secondo il meccanismo di c.d. "debt-for-equity".

La vicenda risale al 2003 quando il Commissario straordinario di Parmalat Enrico Bondi, arrivato alla guida della società dopo il crac, aveva chiesto ai giudici statunitensi di condannare Citibank a pagare 1,8 milioni di euro di danni “per aver agevolato il dissesto del gruppo mediante operazioni finanziarie illecite”. Citibank aveva reagito chiedendo e ottenendo dalla corte Usa la condanna del gruppo di Collecchio per “gli stessi illeciti”. Ora la Cassazione ha respinto tutti e nove i motivi di appello presentati da Parmalat definendoli “infondati” e “inammissibili”.

Clifford Chance ha assistito e rappresentato Citi nel lungo processo contro Parmalat con un team guidato dai soci Fabio Guastadisegni e Carlo Felice Giampaolino, coadiuvati dal senior associate Andrea Tuninetti e dall'associate Alessandro Sciarra.