Procuratore Delle Repubblica Contro Luppino Giuseppe
Pubblicato il: 4/19/2018
Luppino Giuseppe è stato difeso dall'avvocato Giulia Bongiorno.
Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha annullato l'ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria in data 26 ottobre 2017 nei confronti di Giuseppe Luppino, indiziato per aver partecipato all'assiciazione mafiosa 'ndrangheta quale concorrente esterno al clan Piromalli. In particolare contributo esterno dell'indagato sarebbe consistito nell'assumere il ruolo di politico di riferimento per il sodalizio mafioso dei Piromalli e quello di "esattore" delle tangenti pagate alla cosca dalle società che avevano gestito il Termovalorizzatore di Gioia Tauro.
Il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Reggio Calabria ha promosso ricorso avverso a tale ordinanza chiedendone l'annullamento per la contraddittorietà della motivazione per l'omessa valutazione di intercettazioni acquisite agli atti dal processo c.d. Metauros.
In data 12 aprile 2018 l'avv. Giulia Bongiorno ha depositato una memoria nella quale ha dedotto la inammissibilità del ricorso per violazione del principio di autosufficienza, atteso che l'unica intercettazione ambientale riportata nel ricorso era stata disposta in altro procedimento e mai presa in esame nel presente procedimento, la stessa intercettazione era irrilevante ai fini della lutazione delle esigenze cautelari. Il ricorso presentato dal Pubblico Ministero presso il Tribunale di Reggio Calabria era, inoltre, inammissibile in quanto aveva introdotto in sede di legittimità elementi di fatto non tempestivamente dedotti innanzi ai giudici di merito.
La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso in quanto esclusivamente diretto a confutare nel merito la diagnosi di insussistenza del pericolo di recidiva e non già a dimostrarne la illogicità.
Luppino Giuseppe è stato difeso dall'avvocato Giulia Bongiorno.

