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Il TAR Lazio accoglie i ricorsi di Vodafone, TIM e Iliad verso la proroga sull'uso delle frequenze 5G ad altri gestori


Pubblicato il: 12/3/2019

Numerosi gli studi legali che hanno assistito le società nel procedimento.

Il TAR del Lazio ha accolto i ricorsi presentati da Iliad Italia Spa, TIM e Vodafone Italia Spa contro l’AGCOM e il Ministero dello Sviluppo Economico per l’annullamento del provvedimento del MISE con cui si è concessa ad alcuni operatori la proroga della durata dei diritti d’uso per le frequenze in banda 3.4-3.6 GHz.

Nello specifico, i ricorsi dei tre operatori contestano tre diversi elementi: una nota del MiSE datata 13 Luglio 2019 incentrata sulla proroga dei diritti d’uso delle frequenze BWA in banda 3.5GHz, una delibera dell’Autorità (183/18/CONS) contenente un parere su tale proroga e, cosa più importante, il provvedimento del MiSE con cui è stata stabilita la proroga e il suo corrispettivo.

Gli operatori Iliad, TIM e Vodafone avevano infatti deciso di impugnare i provvedimenti con cui erano state accolte le domande di Aria Spa, Go Internet Spa, Linkem e Mandarin Spa, che avevano ottenuto una proroga della durata di sei anni, fino al 31 Dicembre 2029.

In particolare, sebbene le frequenze in questione risultassero utilizzabili con la tecnologia 5G i contributi richiesti erano stati fissati ad un livello di 11 volte inferiore a quello versato a suo tempo da Vodafone, TIM e Iliad senza quindi tener conto del reale valore di mercato delle frequenze stesse.

Il TAR Lazio ha accolto i ricorsi proposti rilevando che la quantificazione dei contributi richiesti avrebbe dovuto tener conto del “valore emerso dalla contrattazione relativa alle nuove frequenze in 5G” al fine di “scongiurare un eccessivo vantaggio competitivo a favore degli operatori che hanno esercitato l’opzione della proroga, continuando ad avvalersi di frequenze contigue e gemelle a quelle messe in gara”.

Vodafone è stata assistita nel procedimento dallo studio legale Cintioli & Associati, con un team composto dai soci Fabio Cintioli e Giuseppe Lo Pinto e da Paolo Giugliano.

Telecom Italia s.p.a. è stata difesa in giudizio dagli avvocati Filippo Lattanzi, Francesco Cardarelli e Jacopo D'Auria.

Iliad Italia s.p.a. è stata affiancata dagli avvocati Filippo Pacciani, Alessandro Botto e Valerio Mosca.

Tiscali Italia s.p.a. è stata assistita dagli avvocati Riccardo Villata e Andreina Degli Esposti.

Al fianco di Fastweb s.p.a. hanno fornito consulenza gli avvocati Andrea Guarino, Elenia Cerchi e Domenico Siciliano.

Wind Tre s.p.a. è stata affiancata dagli avvocati Beniamino Caravita Di Toritto, Sara Fiorucci e Roberto Santi.

Go Internet S.p.A. è stata difesa in giudizio dagli avvocati Giulio Napolitano e Francesco Scanzano.

Al fianco di Mandarin S.p.A. ha fornito assistenza l'avvocato Carmelo Elio Guarnaccia.

Linkem s.p.a. è stata rappresentata e difesa dagli avvocati Saverio Sticchi Damiani e Marco Giustiniani.