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I vertici della Erasmo Zinkal assolti con formula piena


Pubblicato il: 7/21/2020

Il Collegio difensivo composto dagli Studi AMTF Avvocati, Alleva & Associati, Conte & Giacomini, lo Studio Legale Vernazza ha assistito vittoriosamente davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Genova, la società S. Erasmo Zinkal S.r.l. e i suoi vertici, nonché gli stessi componenti dell’Organismo di Vigilanza, in relazione a un processo per traffico illecito di rifiuti.

I vertici della Sant’Erasmo Zinkal s.r.l, società leader in Italia nella fusione di leghe di zinco guidata dall’ex presidente di Stazioni Marittime Filippo Schiaffino, sono stati assolti con formula piena relativamente all’accusa di traffici illeciti di rifiuti ed illecito arricchimento.

Secondo l’impostazione accusatoria gli imputati si sarebbero resi responsabili del reato ex art. 452 quaterdecies c.p., già art. 260 D.lgs. 152/06, per avere abusivamente classificato le ceneri derivanti dal procedimento di trattamento dei fumi della società con codice CER 100504 “altre polveri e particolato” (rifiuto non pericoloso), anziché con codice CER 100505* “rifiuti solidi provenienti dal trattamento dei fumi” (rifiuto pericoloso), conseguendo così l’ingiusto profitto consistente nel risparmio dei costi derivante dalla gestione delle ceneri.

L’articolata strategia difensiva si è soffermata sulla correttezza dell’operato della dirigenza aziendale che aveva deliberato in ordine alla classificazione dei rifiuti soltanto a seguito di plurimi e reiterati confronti – anche nel corso di molteplici conferenze di servizi indette allo scopo – con gli enti territoriali interessati, vale a dire, nello specifico, la Città Metropolitana di Genova e Arpal. Lo svolgimento del processo ha consentito ai difensori di mettere in luce le numerose inesattezze e contraddizioni di una vicenda originata proprio, è bene sottolinearlo, dalla comunicazione di uno degli enti accertatori precedentemente dichiaratosi in accordo con il codice prescelto.

La pronuncia costituisce un importante risultato nell’ambito del diritto penale ambientale, caratterizzato dai più fini tecnicismi. La disamina ha consentito alle difese ampi richiami a princìpi che rappresentano alcuni dei più importanti capisaldi del nostro ordinamento giuridico, come il principio di trasparenza, di leale collaborazione, del legittimo affidamento, sino a campi più specifici, come il principio di precauzione. 

Con sentenza del 27.02.2020, divenuta definitiva, S. Eramo Zinkal S.r.l. è stata prosciolta da ogni accusa grazie a una linea difensiva che, da un lato, ha messo in luce l’inidoneità delle condotte contestate a determinare qualsivoglia “interesse” e (o) “vantaggio” per l’Ente, e dall’altro ne ha rimarcato la vacuità in ragione dell’insussistenza del reato “presupposto” all’accertamento della predetta responsabilità. 

L’imputazione vedeva, oltretutto, coinvolti gli stessi membri dell’Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 231/01, cui il reato era contestato, per altro, in via diretta, con conseguente prospettazione di un’ipotesi – in ragione dei compiti e delle facoltà ad essi spettanti – di assai difficile verificazione.

Sotto questo profilo la pronuncia assolutoria si pone, dunque, in termini assai innovativi all’interno di un panorama giurisprudenziale ancora silente, tracciando così il solco per nuovi interventi che consentano di fare chiarezza in un contesto al momento di appannaggio quasi esclusivamente dottrinale.

S. Erasmo Zinkal S.r.l. e i suoi vertici sono stati rappresentati da AMTF Avvocati, con il partner Gian Filippo Schiaffino, l’associate Francesca Mondini e la trainee Federica Cirella; Alleva & Associati, con il partner Guido Carlo Alleva e l’associate Gian Paolo Fiorile; Conte & Giacomini con il partner Giuseppe Michele Giacomini e l’associate Daniele Venturini; lo Studio Legale Vernazza con il partner Andrea Vernazza e gli avvocati Raffaele Caruso ed Enrico Scopesi del Foro di Genova.