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La Cassazione si esprime in merito al ricorso per appropriazione indebita continuata


Pubblicato il: 11/16/2019

L'avvocato Paola Severino, insieme all' avvocato Giuseppe Bana, hanno assistito la ricorrente Bracco. L'avvocato Massimo Dinoia ha rappresentato gli altri due ricorrenti.

La Corte d'appello di Milano, con sentenza del 9/11/2018, dichiarando improcedibile per difetto di querela il reato di appropriazione indebita continuata, in concorso, ascritto a Bracco Diana Giovanna Maria, Pollastri Marco Isidoro e Calcinaghi Simona Adele, aveva rideterminato la pena inflitta a Bracco Diana Giovanna Maria in anni uno e mesi di reclusione per aver indicato nelle dichiarazioni fiscali presentate dalle società Bracco spa, Bracco Imaging spa, Bracco RE (Real Estate) S.r.l, Spin spa, Ceber S.r.l, relative agli anni di imposta 2010, 2011, 2012 e 2013, elementi passivi fittizi, avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti, in quanto relative a prestazioni effettuate presso gli immobili di proprietà privata di Bracco Diana e De Silva Roberto e non presso gli immobili delle società di capitali firmatarie dei documenti come invece falsamente indicato nelle causali delle fatture emesse dalle società.

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata nei confronti di Calcinaghi Simona Adele con rinvio ad altra Sezione della Corte di appello di Milano per nuovo esame. La Corte ha altresì annullato senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Pollastri Marco Isidoro limitatamente al reato di concorso nell'emissione delle fatture emesse da Centro Arredamento Tessile di Biassoni Remo e C. s.a.s. il 24/02/2011, dalla ditta individuale Togni Bruno il 15/09/2011, da Ronchi È Abitare s.a.s. di Ronchi Franco e C. il 6/04/2011, per essere i reati estinti per prescrizione. Rigetta nel resto il ricorso del Pollastri e rinvia ad altra sezione della Corte di appello di Milano per la rideterminazione del trattamento sanzionatorio, dichiarando irrevocabile l'affermazione di responsabilità per i restanti reati. Infine, ha annullato la sentenza impugnata nei confronti di Bracco Diana Giovanna Maria limitatamente al trattamento sanzionatorio con rinvio ad altra Sezione della Corte di appello di Milano per nuovo esame sul punto e rigettato nel resto il ricorso della Bracco, dichiarando irrevocabile l'affermazione di responsabilità nei suoi confronti.