La Cassazione si esprime in merito agli accertamenti emessi dall'Agenzia delle Entrate nei confronti di Catalano Antonio
Pubblicato il: 7/18/2020
Il ricorrente è stato assistito nel procedimento innanzi alla Corte di Cassazione dall'avvocato Alessandro Dagnino.
Antonio Catalano presentava ricorso avverso la sentenza n. 191/24/13 della Commissione Tributaria Regionale della Sicilia che aveva validato l'atto impositivo e rigettato il ricorso del contribuente.
La Direzione Provinciale di Parlermo dell'Agenzia delle Entrate, con avviso di accertamento per I.V.A., I.R.PE.F. e I.R.A.P. 2002, , sulla base del processo verbale di constatazione redatto il 30 luglio 2002 dalla Guardia di Finanza a conclusione di operazioni di verifica, contestò ad Antonio Catalano, titolare di un'impresa edile individuale, l'omessa contabilizzazione di ricavi per € 51.364,57 e l'indebita deduzione di costi per € 12.041,99.
La Corte di Cassazione ha accolto il terzo motivo di ricorso, rigettato il primo e il secondo e cassato la sentenza in relazione al motivo accolto, rinviando alla Commissione Tributaria Regionale della Sicilia in diversa composizione, cui demanda di provvedere anche alle spese del giudizio di legittimità.