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Lauro Vincenzo vince in Cassazione


Pubblicato il: 8/21/2020

Gli studi legali UNIOLEX e Piacci De Vivo Petracca hanno assistito Credito Emiliano S.P.A nel contenzioso mentre Lauro Vincenzo è stato seguito dall'avvocato Dario Imparato e dagli avvocati Bruno Arena e Stefania Armiero.

La Corte di appello di Napoli, in riforma della sentenza del Tribunale della medesima sede, ha - con sentenza n. 786 depositata 1'1.2.2019 - accolto la domanda di annullamento del licenziamento per giusta causa intimato da Credito Emiliano s.p.a., in data 3.10.2016, a Vincenzo Lauro, per aver consentito - in qualità di Responsabile di filiale e nel periodo 2010-2015 - numerose operazioni irregolari e anomale al promotore finanziario della banca Euromobiliare Capasso senza effettuare le dovute valutazioni ai fini della normativa antiriciclaggio.
La Corte - rilevato che oggetto della contestazione disciplinare era la mancata attivazione delle procedure disciplinate dalla normativa antiriciclaggio nonostante le segnalazioni di operazioni anomale inoltrate al Lauro e dai cassieri della filiale (dovendo, inoltre, ritenersi coperto da giudicato l'accertamento del Tribunale circa l'esclusione dall'ambito del licenziamento di ulteriori comportamenti di conflitto di interessi comunicati nella lettera di contestazione disciplinare) - riteneva che tutti gli elementi istruttori acquisiti non avessero dimostrato l'infrazione addebitata, con conseguente insussistenza dei fatti materiali, annullamento del licenziamento e condanna della banca alla reintegrazione nel posto di lavoro e al pagamento di un'indennità pari a 12 mensilità della retribuzione globale di fatto.                                                                                           Per la cassazione di tale sentenza il Credito Emiliano s.p.a. ha proposto ricorso affidato a cinque motivi. Il lavoratore ha resistito con controricorso.

La Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente a pagare le spese del presente giudizio di legittimità liquidate in euro 200,00 per esborsi e in euro 4.000,00 per compensi professionali, oltre spese generali al 15% ed accessori di legge. Ai sensi dell'art. 13, comma 1 quater del D.P.R. n. 115 del 2002, dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte del ricorrente, dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello previsto per il ricorso, a norma del comma 1-bis dello stesso articolo 13, se dovuto. Così deciso nella camera di consiglio del 5 marzo 2020.

Gli avvocati Olimpio Cesare Stucchi e Paola Gobbi dello studio legale UNIOLEX e l'avvocato Nicola Domenico Petracca dello studio Piacci De Vivo Petracca hanno rappresentato Credito Emiliano S.PA.