La Cassazione si esprime in merito agli accertamenti emessi dall'Agenzia delle Entrate nei confronti del notaio Ambrosini Dario
Pubblicato il: 7/20/2020
Gli avvocati Livia Salvini ed Enrico De Mita hanno affiancato il ricorrente nel procedimento innanzi alla Corte di Cassazione.
Il notaio Ambrosini Dario proponeva ricorso avverso la sentenza n. 3343/2014 con la quale la Commissione Tributaria Regionale, Sezione Distaccata di Brescia, considerando che i terreni agricoli, e la relativa pertinenza immobiliare, in quanto tali inclusi nel contratto sottoposto a tassazione, non potessero usufruire del trattamento agevolato previsto in favore di imprenditore agricolo professionale in quanto si trattava, - piuttosto che di acquisizione di terreni, - di cessione di un'azienda, aveva rigettato l'appello di Ambrosini avverso la decisione di prime cure che, a sua volta, aveva disatteso l'impugnazione di un avviso di liquidazione col quale l'Agenzia delle Entrate aveva rideterminato l'importo delle imposte di registro e ipocatastali dovute in relazione ad un contratto di cessione di azienda del 18 luglio 2011.
La Corte di Cassazione ha rigettato il primo motivo del ricorso, accolto il secondo e cassato la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e, decidendo la causa nel merito, accolto l'originario ricorso del contribuente. Compensate tra le parti le spese dei gradi di merito, la Corte ha condannato l'Agenzia delle Entrate al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese del giudizio di legittimità liquidate in Euro 5.000,00, oltre al rimborso delle spese generali di difesa ed oneri accessori, come per legge.

