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Poste Italiane vince in cassazione


Pubblicato il: 10/8/2020

Lo studio Toffoletto De Luca Tamajo ha assistito Poste Italiane, mentre Alessandro Pane è stato affiancato dallo studio Legale Iacobelli.

Con sentenza del 12.9.18, la Corte d'appello di Napoli ha rigettato il reclamo ai sensi dell'art. 1 della legge n. 92/2012 presentato da Poste italiane avverso la sentenza del tribunale della stessa sede, che aveva accolto l'opposizione del lavoratore Alessandro Pace all'ordinanza del 22.9.16 di rigetto del ricorso presentato contro il licenziamento con preavviso intimatogli dal datore di lavoro in data 10.11.15, conseguentemente condannando la società alla reintegra del lavoratore nel posto precedentemente occupato ed al pagamento di una indennità quantificata nella misura di 12 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto percepita.

Avverso tale sentenza ha proposto ricorso Poste italiane spa, cui resiste con controricorso il lavoratore. Le parti hanno depositato memorie.

La Corte accoglie il secondo motivo di ricorso, in cui ai sensi dell'art. 360 co. 1 n. 3 e 5 c.p.c.- violazione e falsa applicazione degli artt. 2014, 1175, 1375, 2118 c.c. nonché 80 lett. e) del c.c.n.l. 14.4.11 per il personale di Poste, per avere trascurato che il licenziamento è previsto per la gravità del comportamento del lavoratore in sé, a prescindere dal danno. La Corte assorbe gli altri motivit cassa la sentenza impugnata in relazione al motivo accolto e rinvia, anche per le spese del presente giudizio, alla Corte di appello di Napoli in diversa composizione.

Poste Italiane Spa è stata assistita da Raffaele De Luca Tamajo.

Pane Alessandro è stato affiancato da Gianni Emilio Iacobelli.