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La Corte si esprime nel merito di un caso per abuso di informazioni privilegiate 


Pubblicato il: 1/10/2020

Rosso Manfredi, chief investiment officier delle società del gruppo Zurich in Italia, è stato assistito dagli avvocati Antonio Golino e Guido Carlo Alleva. Consob, costituita parte civile, è stata affiancata dall'avvocato Valentina Falciani.

Manfredi Rosso proponeva ricorso avverso la sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano aveva condannato l'imputato al risarcimento dei danni in favore della parte civile Consob, liquidati in euro 25 mila, e nel resto confermato la sentenza di primo grado. 

Il Rosso, in primo grado, era stato dichiarato responsabile dei reati di abuso di informazioni privilegiate perché, in possesso di informazioni privilegiate in quanto chief investiment officier delle società del gruppo Zurich in Italia, acquistava, vendeva ovvero compiva altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio e per conto terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni medesime e, segnatamente, essendo in possesso di informazioni privilegiate concernenti le azioni delle società di seguito indicate, negoziate sul MTA. Con le circostanze attenuanti generiche, la continuazione e la riduzione per il rito, l'imputato era stato condannato alla pena di anni 1 di reclusione ed euro 20 mila di multa, oltre all'interdizione temporanea dai pubblici uffici, dell'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata limitatamente al trattamento sanzionatorio ed al risarcimento del danno con rinvio per nuovo esame ad altra Sezione della Corte di appello di Milano. Rigettato nel resto il ricorso.