Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

INPS e Intesa Sanpaolo vincono in cassazione


Pubblicato il: 8/2/2020

Intesa Sanpaolo è stata assistita dallo studio Toffoletto De Luca Tamajo nel contenzioso.

Salvatora Carzedda, Genesia Marcantonio, Luciana Nicoletti, Mario Chiunnenti, Paolo Chiumenti, Antonio D'Annunzio e Maria Andrea D'Annunzio, quali eredi o titolari di pensione di reversibilità erogata dapprima dal Banco di Napoli s.p.a. e poi da SANPAOLO IMI s.p.a. anche per conto dell'INPS successivamente al 31.12.1990, hanno chiesto al giudice del lavoro di Napoli di accertare il proprio diritto all'adeguamento della citata pensione nella misura del 60% della pensione diretta percepita dal dante causa, posto che, invece, la medesima pensione era stata determinata nella misura del 50% dell'importo fruito dal dante causa e ciò in affermata violazione del disposto dell'art. 1 d.lgs. n. 357/1990. Tale norma aveva previsto l'iscrizione all'AGO per invalidità, vecchiaia e superstiti anche per i titolari di trattamenti pensionistici diretti o ai superstiti a carico delle forme esclusive in applicazione dell'art. 22 della I. n. 465 del 1965, che fissava le aliquote da corrispondere ai vari ordini di familiari superstiti, con condanna di INTESA SANPAOLO s.p.a. e del Fondo di Previdenza Complementare per il personale del Banco di Napoli al pagamento delle differenze maturate; in subordine, le stesse parti hanno chiesto accertare che il medesimo diritto è stato riconosciuto dall'art. 1, comma 41, I. n. 335 del 1995, che aveva esteso la disciplina del trattamento pensionistico a favore dei superstiti vigente nell'AGO a tutte le forme esclusive o sostitutive di detto regime.
Avverso tale sentenza ricorrono per cassazione le ricorrenti. Resistono con separati controricorsi l'INPS ed Intesa Sanpaolo s.p.a. - Fondo.

La Corte rigetta il ricorso e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese del giudizio di legittimità che liquida, in favore di ciascun contro ricorrente, in €10.000 per compensi, oltre ad €200 per esborsi, spese forfetarie nella misura del 15% e spese accessorie di legge.

I ricorrenti sono stati affiancati dall'avvocato Alessandro Prudenzano e dall'avvocato Franco D'Acunto.

L'INPS è stata assistita dagli avvocati Sergio Preden, Luigi Caliulo, Lidia Carcavallo e Antonella Patteri.

Intesa Sanpaolo è stata seguita dagli avvocati Raffaele De Luca Tamajo e Paolo Tosi.