Fiat Chrysler Automobiles vince in Cassazione
Pubblicato il: 6/9/2020
Staccone Bruno è stato affiancato dallo Studio Legale Tavaniello, mentre Lo Studio Toffoletto De Luca Tamajo ha assistito Fiat Chrysler Automobiles.
Con sentenza del 30 maggio 2018, la Corte d'Appello di Roma confermava la decisione resa dal Tribunale di Cassino e rigettava la domanda proposta da Bruno Staccone nei confronti di FIAT Crysler Automobiles Italy S.p.A. (già FIAT group Automobiles S.p.A.) avente ad oggetto la declaratoria di illegittimità del licenziamento intimato allo Staccone, in relazione al ritrovamento nella sua borsa al termine del turno di due pennelli considerati, per la somiglianza a quelli in uso nell'azienda e presenti in magazzino, di provenienza aziendale. La decisione della Corte territoriale discende dall'aver questa ritenuto provato l'addebito per non aver lo Staccone dimostrato la proprietà da parte sua dei pennelli né fornito una logica alternativa a quella dell'illecita sottrazione da parte sua dei pennelli al fine di trarne un ingiusto profitto ai danni dell'azienda e per aver, di contro, i testi confermato l'identità con quelli adoperati in azienda, verificata, pertanto, la fattispecie di cui all'art. 32 del CCNL applicabile assoggettata alla sanzione del licenziamento, proporzionata, in ogni caso, la sanzione, rilevando l'idoneità della stessa a ledere il vincolo fiduciario, a prescindere dal modico valore economico dei pennelli, da ritenersi anche tempestivamente irrogata nel rispetto dell'art. 32 del CCNL .
Per la cassazione di tale decisione ricorre lo Staccone, cui resiste, con controricorso, la Società.
La Corte rigetta il ricorso.
Staccone Bruno è stato assistito dall'avvocato Pierbiagio Tavaniello e dall'avvocato Remo Costantini.
Fiat Chrysler Automobiles è stato affiancato dagli avvocati Raffaele De Luca Tamajo, Italico Perlini e Gaetano Cappucci.