La Corte di Cassazione si esprime nel merito di un caso per truffa
Pubblicato il: 9/11/2020
Rivoltella Carla e Conte Giuseppe sono stati assistiti, rispettivamente, dall'avvocato Marco Treggi e dagli avvocati Paola Rubino e Franco Coppi.
Con sentenza in data 05/03/2019, la Corte di appello di Bologna, in parziale riforma della pronuncia di primo grado resa dal Tribunale di Rimini in data 05/12/2017, dichiarava non doversi procedere nei confronti di Giuseppe Conte, Ciro Calì e Carla Rivoltella per essere il reato di cui agli artt. 61, 110, 640 n. 7 cod. pen. (capo B) per essere il reato estinto per intervenuta prescrizione e rideterminava la pena nei confronti dei sunnominati in ordine al reato di cui all'art. 416, comma 2 cod. pen. (capo A) nella misura di anni quattro e mesi sei dì reclusione, con pena accessoria di legge.
Ciro Cali, Carla Rivoltella e Giuseppe Conte proponevano ricorso per Cassazione avverso tale sentenza.
La Corte di Cassazione ha disposto la separazione del ricorso personale di Cali Ciro, e la formazione di autonomo fascicolo per la trattazione de plano. Ha inoltre dichiarato inammissibili i ricorsi e condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e della somma di euro duemila ciascuno in favore della Cassa delle ammende.