Operazione Alias, la Cassazione rigetta i ricorsi
Pubblicato il: 1/23/2020
L'avvocato Domenico Di Terlizzi, anche in sostituzione dell'avv. Luigi Esposito, ha affiancato Scarci e Leone; l'avvocato Vincenzo Sapìa ha assistito d'Andria, Leone e Di Carlo Gianpiero; l'avvocato Armando Veneto, unitamente a Franco Coppi, in sostituzione dell'avvocato Nicola Marseglia, ha rappresentato Pomes.
Con sentenza del 18 luglio 2018 la Corte di Appello di Lecce - Sezione distaccata di Taranto, in parziale riforma della pronunzia di primo grado del Tribunale di Taranto - confermava penale responsabilità di Raffaele Brunetti per i delitti di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e di interposizione fittizia; di Christian Buzzacchino per il delitto di estorsione aggravata; di Sergio Cagali per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope; di Rosa Ciotola per il delitto di interposizione fittizia aggravata; di Giuseppe D'Andria per delitto di detenzione illegale di armi; di Cosimo D'Oronzo per il delitto di interposizione fittizia aggravato; di Michele De Vitis per tentata estorsione aggravata; di Angelo Di Carlo e Gianpiero Di Carlo per interposizione fittizia aggravata; di Francesco Leone per il delitto di cui all'art. 73, comma 4, d.p.r. 309 del 1990 (capo Z1); di Leo Mollica per il delitto di cui all'art. 73, comma 4, d.p.r. 309 del 1990 (capo X1); di Vincenzo Fabrizio Pomes per il delitto di concorso esterno in associazione mafios e per due condotte di interposizione fittizia aggravate; di Massimiliano Salamina per estorsione aggravata; ed infine di Francesco Scarci per tentata estorsione aggravata nonché per il delitto di estorsione aggravata.
La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Scarci Francesco limitatamente all' aggravante della agevolazione mafiosa, che esclude, ed elimina la relativa pena di mesi sei di reclusione ed euro 500 di multa; rigettato nel resto il ricorso. Rigettati altresì tutti gli altri ricorsi e condannati i ricorrenti al pagamento delle spese processuali. Condannati, in solido tra loro, i ricorrenti Brunetti, Ciotola, D'Oronzo, Di Carlo Angelo, Di Carlo Gianpiero e Pomes.