Metalpoint, la Cassazione si esprime in merito alla morte dell'operaio Lo Masto Giovanni
Pubblicato il: 1/14/2020
L'avvocato Putrino Domenico ha affiancato le parti civili (De Mata Elena, D'Auria Giovanna, Lo Masto Pasquale) nel procedimento innanzi la Corte di Cassazione. L'avvocato Della Pietra Lelio ha assistito Gentile Marcello, unitamente all'avvocato Coppi Franco Carlo, e Salzillo Giuseppe, rappresentato anche dall'avvocato Stefanelli Vitale. Scognamiglio Salvatore è stato assistito dall'avvocato Fulgeri Gino.
Con sentenza in data 11.10.2011 il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in composizione monocratica, aveva condannato gli imputati Scognamiglio Salvatore, Gentile Marcello e Salzillo Giuseppe alle pene rispettive di anni otto di reclusione (i primi due) e di anni due di reclusione (il terzo), con la concessione a quest'ultimo del beneficio della sospensione condizionale della pena, oltre alle statuizioni accessorie e alle statuizioni risarcitorie in favore delle parti civili costituite, per i delitti di cui agli artt. 437, primo e secondo comma, e 589 quarto comma cod.pen., nonché per numerose contravvenzioni alla norme di prevenzione antinfortunistica, commessi e accertati con riferimento all'infortunio sul lavoro avvenuto il 16.06.2007 in Marcianise presso lo stabilimento della Metalpoint s.p.a., nel quale era deceduto il lavoratore Lo Masto Giovanni e avevano subito lesioni gravissime altri due dipendenti della società (Tartaro Michele e Nandrean Florin Marius).
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata da Gentile Marcello limitatamente alla sua posizione di garanzia e rinviato per nuovo giudizio sul punto ad altra sezione della Corte di appello di Napoli; inammissibile nel resto il ricorso. Inammissibili i ricorsi di Scognamiglio Salvatore e Salzillo Giuseppe che la Corte ha condannato al pagamento delle spese processuali e ciascuno al versamento della somma di euro duemila in favore della cassa delle ammende. Salzillo Giuseppe è altresì stato condannato alla rifusione delle spese sostenute nel grado dalle parti civili De Mata Elena, D'Auria Giovanna e Lo Masto Pasquale.