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La Corte si esprime in merito al caso 'Interporto Sud'


Pubblicato il: 12/22/2019

L'avvocato Mauro Iodice, unitamente all'avvocato Mario Barletta, sostituto processuale dell'avvocato Alberto Barletta, hanno assistito Barletta Giuseppe e Berti Nicola.

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere disponeva il sequestro preventivo, sia diretto che per equivalente, di valori monetari (per C 14.075.935) riconducibili a numerose società facenti capo a Barletta Giuseppe e Berti Nicola - tra cui la Costa Sistemi Ferroviari spa - nonché, in caso di insufficienza delle disponibilità liquide delle società stesse, dei beni di proprietà di Barletta Giuseppe (per tutte le società) e di Berti Nicola (solo per la Rail Italia srl) per la differenza. 

Il Tribunale del riesame di Santa Maria Capua Vetere confermava il provvedimento impositivo della cautela, salvo annullare il titolo cautelare emesso nei confronti della Rail Italia srl (e quello emesso nei confronti di Barletta e Berti, per l'ipotesi di incapienza di detta società) e salvo rideterminare la misura del sequestro disposto sui beni del Consorzio Interporto Appalti e della Società Europea di Partecipazione 1992 (nonché quello emesso a carico di Barletta, per l'eventualità che fossero incapienti i beni della società). 

Barletta Giuseppe e Berti Nicola proponevano ricorso in cassazione. Costa Sistemi Ferroviari spa ha, attraverso il procuratore speciale avv. Marcello Elia, rinunciato al ricorso. 

La Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento impugnato limitatamente ai ricorsi i Barletta Giuseppe e Berti Nicola con rinvio per nuovo esame al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Inammissibile per rinuncia il ricorso di Costa Sistemi Ferroviari spa, condannato al pagamento delle spese processuali.