I.V.R.I vince in Cassazione
Pubblicato il: 6/24/2020
Tonino Citarelli è stato rappresentato nel contenzioso dall'avvocato Paolo Marino mentre I.V.R.I è stata rappresentata dagli avvocati Nicola Petracca e Claudio Moro.
La Corte di Appello di L'Aquila, con sentenza del 22 maggio 2014, ha dichiarato inammissibile l'appello proposto da Tonino Citarelli nei confronti di IVRI - Istituti di Vigilanza Riuniti d'Italia Spa avverso la sentenza del Tribunale di Chieti che aveva respinto il ricorso del lavoratore tendente ad ottenere il risarcimento dei danni asserítamente subiti in ragione4condotte vessatorie perpetrate in suo danno;
La Corte ha ritenuto inammissibile l'impugnazione "in quanto la censura investe genericamente l'erroneità della intera sentenza impugnata ed è indirizzata ad ottenere la totale riforma della predetta decisione", in modo tale da impedire di comprendere "per quale motivo la sentenza dovrebbe essere riformata".
Ha proposto ricorso per cassazione il Citarelli affidandosi ad un motivo, cui ha resistito con controricorso la società; le parti non hanno depositato memorie e l'avviso della fissazione dell'adunanza camerale risulta telematicamente comunicato in data 10 ottobre 2019 agli Avvocati Moro e Petracca, per l'IVRI, ed all'Avvocato Sabatini, domiciliatario del Citarelli.
La Corte dichiara inammissibile :l ricorso e condanna parte ricorrente al pagamento delle spese liquidai:e in euro 4.000,00, oltre euro 200,00 per esborsi, accessori secondo legge e spese generali al 15%. Ai sensi dell'art. 13, co. 1 quater, d.P.R. n. 115 dei 2002 dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte del ricorrente, dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello previsto per il ricorso a norma del comma 1 bis dello stesso art. 13, se dovuto.