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La Corte si esprime nel merito di un caso per bancarotta fraduolenta


Pubblicato il: 12/13/2019

L'avvocato Sisto Francesco Paolo ha assistito Turato Natascia e Crespi Luigi, per quest'ultimo unitamente all'avvocato De Zordo Daniele, sostituto processuale per l'avvocato Elia Marcello, nel procedimento innanzi la Corte di Cassazione.

La Corte di appello di Milano, giudicando in sede di rinvio, in riforma della sentenza del Tribunale di Milano del 15 dicembre 2011, dopo aver concesso a Luigi Crespi e Natascia Turato le attenuanti generiche con giudizio di prevalenza sulle contestate aggravanti in riferimento alle imputazioni di vari episodi di bancarotta fraudolenta, ha rideterminato la pena nella misura rispettivamente di anni quattro di reclusione, con conferma nel resto, e specificamente con conferma delle pene accessorie, tra le altre, dell'inabilitazione all'esercizio delle imprese commerciali e dell'incapacità ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di anni dieci. 

I difensori di Luigi Crespi e di Natascia Turato, deducendo, separatamente per i due imputati, vizio di violazione di legge e difetto di motivazione con riferimento alla determinazione del trattamento sanzionatorio, hanno proposto ricorso in cassazione. 

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata limitatamente alle pene accessorie di cui all'art. 216, ultimo comma, I.f. e rinviato per nuovo giudizio sul punto ad altra sezione della Corte di appello di Milano. Inammissibili nel resto i ricorsi.