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La Corte respinge il ricorso principale e quello incidentale.


Pubblicato il: 10/26/2020

Beccalli Luciano è stato rappresentato dagli avvocati Orfeo Celata, Eugenia Celata e Giacomo Celata, mentre Acea S.p.A è stata assistita dagli avvocati Roberto Pessi e Maurizio Santori.

Con sentenza in data 19 aprile 2018, la Corte d'Appello di Roma, decidendo in sede di rinvio ha proceduto alla rideterminazione delle somme dovute dall'Acea S.p.A. a Luciano Beccalli - per effetto della ritenuta illegittimità della procedura di licenziamento collettivo avviata dalla società - in applicazione del principio di diritto dettato da questa Corte, secondo cui "le somme cui è condannato il datore di lavoro in favore del lavoratore debbono essere liquidate al lordo e non al netto delle ritenute fiscali e previdenziali";

per la cassazione della sentenza propone ricorso il Beccalli con tre motivi diversamente articolati;

resiste, con controricorso la ACEA S.p.A. e spiega, altresì, ricorso incidentale affidato a due motivi;entrambe le parti hanno presentato memorie.

La Corte respinge il ricorso principale e quello incidentale. Compensa integralmente le spese del presente grado di legittimità. Ai sensi dell'art. 13 comma 1 quater del d.P.R. n. 115 del 2002, da atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte del ricorrente principale e del ricorrente incidentale, dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello.