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La Corte si esprime su un caso per falso documentale e frode


Pubblicato il: 11/27/2019

L'avvocato Roberto Losengo ha affiancato Zarotti Claudio nel ricorso per Cassazione.

La Corte di appello di Milano, su richiesta del Tribunale di Barcellona, che aveva inviato il certificato di cui alla decisione quadro 2008/909/GAI del Consiglio dell'U.E. del 27 novembre 2008, dichiarava con sentenza del 25 luglio 2019 le condizioni per il riconoscimento della sentenza definitiva emessa dalle autorità giudiziarie spagnole nei confronti di Claudio Zarotti, che lo aveva condannato alla pena detentiva di 630 giorni di reclusione per reati di falso documentale e di frode in relazione a finanziamenti concessi dalla Comunità europea. La Corte di appello dichiarava con la medesima sentenza che la pena da scontare in Italia da parte dello Zarotti era interamente condonata. Zarotti era stato ritenuto responsabile dalle autorità giudiziarie spagnole per aver ottenuto con la società Tecnagrind, da lui costituita, sovvenzioni comunitarie in relazione a due progetti (Ricino e Vetiver), previa esibizione di fatture per lavori non effettuati. 

La Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, la sentenza impugnata e disposto la trasmissione degli atti alla Corte di Appello per ulteriore corso.