Telecom Italia vince in Cassazione contro un suo dipendente
Pubblicato il: 2/13/2020
Lo Studio degli Avvocati Maurizio Marazza, Marco Marazza e Domenico De Feo hanno assistito Telecom Italia nel procedimento contro Della Maria Giuseppe, suo dipendente, assistito dagli avvocati Enrico Luberto e Andrea Conte.
La Corte territoriale di Firenze, con sentenza n. 553/2015, ha respinto l'appello principale interposto da Telecom Italia S.p.A., nei confronti di Giuseppe Della Maria, avverso la pronunzia del Tribunale della stessa sede che aveva parzialmente accolto il ricorso con il quale il lavoratore - dipendente della predetta società sin dal 1999, con inquadramento nel 5° livello e con il compito di Key Account - aveva chiesto, tra l'altro, che fosse accertato e dichiarato il proprio diritto all'inquadramento nella categoria professionale di 7° livello e, conseguentemente, il diritto al relativo trattamento economico, oltre al risarcimento dei danni patiti a causa della dedotta dequalificazione.
In parziale accoglimento dell'appello incidentale interposto dal Della Maria, la Corte ha, altresì, accertato che la qualifica di 7° livello deve avere decorrenza dall'1.7.2008 ed ha stabilito, invece, la decorrenza delle differenze retributive, riconosciute con la sentenza di primo grado, dall'1.4.2008, poiché il lavoratore ha svolto, sin da tale ultima data, le dedotte mansioni superiori, definitivamente acquisite, ai sensi dell'art. 2103 c.c., una volta decorsi tre mesi dalla predetta data.
Per la cassazione della sentenza, ricorre Telecom Italia S.p.A. articolando un motivo, cui resiste con controricorso Giuseppe Della Maria; sono state depositate memorie nell'interesse di entrambe le parti.
La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia alla Corte di Appello di Firenze, in diversa composizione, anche per la determinazione delle spese del giudizio di legittimità.