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La Cassazione rinvia alla Corte d'appello di Roma un caso di diritto del lavoro


Pubblicato il: 6/24/2020

Lo studio legale Maresca, Morrico Boccia & Associati ha assistito con successo Telecom Italia nel procedimento innanzi alla Corte di Cassazione intentato da Zinni Mariano ed in separata sede da Luigi Francesco Fabiano, Alessandra Angelini, Stefano Mazzoni e Roberto Ruggiero.

La Corte d'appello di Roma, in parziale accoglimento dell'appello principale di Telecom Italia s.p.a. e in accoglimento di quello incidentale di Luigi Francesco Fabiano, revocava il decreto ingiuntivo ottenuto dal Tribunale di Roma da Mariano Zinni (al pagamento della somma di C 16.676,73 a titolo di retribuzioni per il periodo da marzo a settembre 2012), rigettandone la domanda nei confronti della predetta società, che invece condannava al pagamento, in favore di Luigi FrancescoiM-ariancì per il titolo di cui in appresso, della somma di C 4.177,81 (ulteriore rispetto a quella già liquidatagli di C 2.637,97) oltre accessori; nel resto, rigettava l'appello proposto da Telecom Italia s.p.a. avverso la sentenza di primo grado, di parziale accoglimento delle sue opposizioni, riunite, ai decreti dello stesso Tribunale che le avevano ingiunto il pagamento di somme, in favore dei dipendenti Luigi Francesco Fabiano, Roberta Ruggiero, Stefano Mazzoni ed Alessandra Angelini, per differenze tra retribuzioni percipiende nel periodo da dicembre 2012 a marzo 2013 dalla società e invece percepite effettivamente da SIRM s.p.a., sul presupposto di illegittimità del trasferimento del ramo di azienda da Telecom Italia s.p.a. all'allora ITS - Servizi Marittimi e Satellitari s.p.a., accertata dal Tribunale di Roma, che aveva pure condannato la società cedente alla reintegrazione in servizio dei lavoratori.

Avverso tale sentenza Mariano Zinni, con atto notificato il 16 giugno 2017, ricorreva per cassazione con due motivi, illustrati da memoria ai sensi dell'art. 380b1s 1 c.p.c., cui resisteva con controricorso la società, a propria volta ricorrente per atto notificato il 28 luglio 2017 (e pertanto da qualificare ricorso incidentale avverso la medesima sentenza: Cass. 20 marzo 2015, n. 5695; Cass. 9 febbraio 2016, n. 2516) sulla base di tre motivi, cui Luigi Francesco Fabiano, Roberta Ruggiero, Stefano Mazzoni ed Alessandra Angelini resistevano con unico controricorso e memoria ai sensi dell'art. 380bis 1 c.p.c.

La Corte rigetta il ricorso incidentale e compensa le spese del giudizio tra Telecom Italia s.p.a. e i lavoratori Luigi Francesco Fabiano, Roberta Ruggiero, Stefano Mazzoni ed Alessandra Angelini.

Inoltre, accoglie il ricorso principale, cassa la sentenza e rinvia, anche per la regolazione delle spese del giudizio di legittimità, alla Corte d'appello di Roma in diversa composizione.

Lo studio legale Maresca, Morrico Boccia & Associati ha assistito Telecom Italia nel procedimento con gli avvocati Arturo Maresca, Enzo Morrico, Franco Raimondo Boccia e Roberto Romei.

Il sig. Zinni Mariano è stato assistito dall'avvocato Enrico Luberto.

Luigi Francesco Fabiano, Alessandra Angelini, Stefano Mazzoni e Roberto Ruggiero sono stati affiancati dall'avvocato Enrico Luberto.