'Mondo di Mezzo', la Cassazione non riconosce l'aggravante del metodo mafioso
Pubblicato il: 6/17/2020
Caduta l'accusa di associazione di stampo mafioso e non riconosce l'aggravante del metodo mafioso.
Con due distinti decreti di giudizio immediato sono stati contestati agli imputati il reato di associazione mafiosa, nonché numerosi reati di estorsione e una serie di delitti contro la pubblica amministrazione. L'ipotesi accusatoria della Procura proponeva l'esistenza di una unica associazione mafiosa, con a capo Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, dedita ad estorsioni finalizzate al recupero di crediti di natura usuraria e, soprattutto, a corrompere funzionari pubblici per ottenere l'aggiudicazione di appalti per le cooperative che facevano capo a Buzzi e per ottenere rapidamente il pagamento di crediti maturati per lavori eseguiti per conto delle pubbliche amministrazioni. Da qui la contestazione del reato previsto dall'art. 416-bis cod. pen. ai capi l) del I decreto e 22) del Il decreto, nonché la contestazione nei confronti degli odierni ricorrenti di numerosi reati di corruzione, turbativa d'asta, estorsioni, intestazioni fittizie. Il Tribunale di Roma non ha riconosciuto l'unicità dell'associazione ipotizzata dall'accusa, ma ha affermato l'esistenza di due associazioni: una dedita ai reati di usura ed estorsione, l'altra ai reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzioni e turbative d'asta. Nella sentenza di primo grado, infatti, viene escluso ogni contatto tra le due associazioni, il cui unico elemento in comune è dato dalla partecipazione, ad entrambe, di Carminati e Brugia; allo stesso tempo si esclude l'ipotesi di una progressiva composizione unitaria, rilevando che l'associazione dedita ai reati contro la pubblica amministrazione risale al 2011, mentre quella rivolta ai reati di usura ed estorsioni è successiva. Inoltre, non vi sarebbero prove di partecipazione di altri soggetti, oltre Carminati e Brugia, ad entrambe le organizzazioni malavitose. Soprattutto, il Tribunale ha negato il carattere mafioso dell'associazione.
Negando l'associazione mafiosa, il Tribunale di Roma ha fatto cadere anche l'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 cod. pen. (già art. 7 legge n. 203/1991) contestata a vari imputati, riconoscendo l'esistenza, come si è detto, di due associazioni semplici. Per quanto riguarda i reati di corruzione, di turbativa d'asta, nonché quelli relativi alle estorsioni è stata ritenuto la responsabilità della maggior parte degli imputati, condannati anche per questi reati.
Contro questa decisione, in particolare contro l'esclusione della mafiosità dell'associazione e dell'aggravante di cui all'art. 7 cit., hanno presentato appello sia il pubblico ministero presso il Tribunale, sia il Procuratore generale presso la Corte di appello. Hanno, inoltre, appellato anche gli imputati.
Nel dettaglio, la Corte di Cassazione ha, ritenuta la sussistenza di due associazioni, annullato la sentenza impugnata senza rinvio nei confronti di Guardnera Cristiano e Gaglianone Agostino per non aver commesso il fatto; annullato, inoltre, la stessa sentenza nei confronti di Brugia Riccardo, Buzzi Salvatore, Caldarelli Claudio, Calvio Matteo, Carminati Massimo, Di Ninno Paolo, Garrone Alessandra, Gramazio Luca, Guarany Carlo Maria, Lacopo Roberto, Pucci Carlo e Testa Fabrizio Franco limitatamente al trattamento sanzionatorio per i reati associativi come riqualificati, nonché nei confronti di Panzironi Franco quanto al ritenuto concorso esterno nel reato associativo; escluso le aggravanti di cui all'art. 416-bis.1 cod. pen. nonché quella di cui agli artt. 629 e 628, terzo comma, n. 3 cod. pen., annullata la medesima sentenza nei confronti di Bolla Claudio, Brugia Riccardo, Bugitti Emanuela, Buzzi Salvatore, Caldarelli Claudio, Calvio Matteo, Carminati Massimo, Di Ninno Paolo, Garrone Alessandra, Gramazio Luca, Guarany Carlo Maria, Lacopo Roberto, Nacamulli Michele, Panzironi Franco, Pedetti Pier Paolo, Scozzafava Angelo, Testa Fabrizio Franco; annullata senza rinvio per non sussistenza del fatto la sentenza nei confronti di Buzzi Salvatore, Caldarelli Claudio, Cola Mario, De Carlo Giovanni, Nacamulli Michele, Carminati Massimo ed Esposito Antonio. Annullata, senza rinvio, la sentenza impugnata nei confronti di Coratti Mirko e Tassone Andrea limitatamente alle statuizioni in favore delle parti civili Partito Democratico Unione Regionale Lazio ed Associazione Antimafie ed Antiracket La Verità Vive Onlus e nei confronti di Magrini Guido limitatamente alle statuizioni in favore della parte civile Associazione Antimafie ed Antiracket La Verità Vive Onlus, statuizioni civili che revoca. Rigetta nel resto i ricorsi dei predetti ricorrenti. Dichiarato inammissibile il ricorso di Turella Claudio che condanna al pagamento delle spese processuali ed al pagamento della somma di euro 2.000,00 in favore della cassa delle ammende. Rigettati i ricorsi di Figurelli Franco, Coltellacci Sandra, Placidi Marco, Schina Mario e Tredicine Giordano che condanna al pagamento delle spese processuali. La Corte ha infine condannato Coratti Mirko, Placidi Marco, Schina Mario, Magrini Guido, Tredicine Giordano, Figurelli Franco e Tassone Andrea a pagare , in solido, le spese di rappresentanza e difesa sostenute dalle parti civili.
I difensori, per le parti civili: l'avvocato dello Stato Fabrizio Urbani Neri per il Ministero dell'Interno e le società 29 giugno Società Cooperativa Sociale Onlus, Eriches 29 Consorzio di Cooperative Sociali a.r.l., 29 giugno Servizi Società Cooperativa di Produzione e Lavoro, Formula Sociale Società Cooperativa Sociale Onlus, A.B.C. Società Cooperativa Sociale, tutte in amministrazione giudiziaria; l'avvocato Enrico Maggiore per Roma Capitale; l'avvocato Maria Alicia Mejia Fritsch per A.M.A. s.p.a.; l'avvocato Rodolfo Murra per la Regione Lazio; l'avvocato Giulio Vasaturo, sostituto processuale dell'avvocato Vincenza Rando per Associazione Nazionale, Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie; l'avvocato Alfredo Galasso, sostituto processuale degli avvocati Felicia D'Amico e Giuseppe Gandolfo, per Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie "Antonino Caponnetto" e per Associazione Antimafie e Antiracket -La Verità Vive! Onlus; l'avvocato Monica Nassisi per Associazione Nazionale Vittime di Usura Estorsione e Racket; l'avvocato Gianluca Luongo per Partito Democratico Unione Regionale Lazio e, quale sostituto processuale dell'avvocato Stefano Maccioni, per Cittadinanzattiva Onlus; l'avvocato Francesco Tarsitano per Legacoopsociali Associazione Nazionale delle Cooperative Sociali e, quale sostituto processuale dell'avvocato Fausto Maria Amato, per S.O.S Impresa; l'avvocato Dora Vencia per Ambulatorio Antiusura Onlus e, quale sostituto processuale dell'avvocato Deborah Maidecchi, per Centro di Iniziativa per la legalità democratica; l'avvocato Francesco Scacchi per E.U.R. s.p.a.; l'avvocato Pierluigi Pernisco per Consorzio Castel Porziano 98 e per i singoli consorziati Frisoni, Gastaldi, Cantu, Franzolin e Colazingari.
I difensori degli imputati: avvocati Fabrizio Merluzzi e Giuseppe Cincioni per Mario Cola e l'avvocato Cincioni anche per Matteo Calvio; gli avvocati Gianluca Tognozzi e Fabio Lattanzi per Giovanni De Carlo; l'avvocato Tommaso Pietrocarlo per Guido Magrini; l'avvocato Maurizio Giannone, sostituto processuale dell'avvocato Alfredo Gaito, per Pierpaolo Pedretti; gli avvocati Domenico Intrieri Cataldo e Francesca Aricò, quest'ultima quale sostituto processuale di Giovanni Aricò, per Carlo Maria Guarany; l'avvocato Francesca Aricò per Marco Placidi; l'avvocato Alessandro Diddi per Emanuela Bugitti, Paolo Di Ninno e Alessandra Garrone; gli avvocati Alessandro Diddi e Pier Gerardo Santoro per Salvatore Buzzi; l'avvocato Antonio Stellato per Franco Figurelli; l'avvocato Gaetano Antonio Scalise per Angelo Scozzafava; l'avvocato Pietro Pomanti per Antonio Esposito; l'avvocato Giorgio Martellino per Cristiano Guarnera; l'avvocato Manlio Ingarrica per Sandra Coltellacci; l'avvocato Valerio Spigarelli per Luca Gramazio e Agostino Gaglianone; gli avvocati Franco Coppi e Gianluca Tognozzi per Giordano Tredicine; l'avvocato Claudio Giangiacomo per Claudio Bolla; gli avvocati Francesco Tagliaferri e Cesare Placanica per Massimo Carminati; l'avvocato Cesare Placanica per Claudio Caldarelli; gli avvocati Giosuè Naso e Ippolita Naso per Fabrizio Franco Testa; gli avvocati Giuseppe Antonio Gianzi e Giosuè Naso per Riccardo Brugia; gli avvocati Pasquale Bartolo e Mercurio Pantaleone, quest'ultimo quale sostituto processuale dell'avvocato Grazia Volo, per Franco Panzironi; gli avvocati Lorenzo Contrada e Viviana Minghelli per Roberto Lacopo; gli avvocati Filippo Dinacci e Fabio Viglione per Mirko Coratti; l'avvocato Filippo Dinacci per Andrea Tassone; l'avvocato Gianluca Tognozzi per Carlo Pucci; l'avvocato Lorenzo La Marca per Mario Schina; gli avvocati Carlo Schiuma e Pietro Odoardo Vincentini per Michele Nacamulli.
Studi Coinvolti
Aricò Studio Legale
Avvocati & Avvocati
Bartolo Studio Legale
Calvi Guido Studio Legale
Cincioni Studio Legale
Contrada Studio Legale
Coppi Franco
Diddi Alessandro
Dinacci
Gaito Studio Legale
Galasso Ennio e associati
Galasso Studio Legale
Gandolfo Giuseppe Studio Legale
Giangiacomo Studio Legale
Gianzi Studio Legale
Ingarrica Studio Legale
Intrieri Studio Legale
La Marca Studio Legale
Lattanzi Fabio
Luongo Gianluca
Martellino Studio Legale
Merluzzi
Minghelli Studio Legale
Murra Rodolfo
Naso Studio Legale
Nassisi Studio Legale
Pantaleone Studio Legale
Pernisco Studio Legale
Petrucci, Pineschi & Partners
Pietrocarlo Studio Legale
Placanica Studio Legale
Pomanti Studio Legale
Rando Studio Legale
Santoro Pier Gerardo
Scacchi Francesco
Scalise
Schiuma Studio Legale
Spigarelli
Stellato Studio Legale
Tagliaferri Studio Legale
Tarsitano Studio Legale
Tognozzi e Associati
Vencia Studio Legale
Vicentini Studio Legale
Viglione Fabio Studio Legale
Volo Grazia
Professionisti Attivi
Francesca Aricò - Aricò Studio Legale
Stefano Maccioni - Avvocati & Avvocati
Pasquale Bartolo - Bartolo Studio Legale
Maria Alicia Mejia Fritsch - Calvi Guido Studio Legale
Giuseppe Cincioni - Cincioni Studio Legale
Lorenzo Contrada - Contrada Studio Legale
Franco Coppi - Coppi Franco
Alessandro Diddi - Diddi Alessandro
Filippo Dinacci - Dinacci
Alfredo Gaito - Gaito Studio Legale
Maurizio Giannone - Gaito Studio Legale
Alfredo Galasso - Galasso Ennio e associati
Felicia D'Amico - Galasso Studio Legale
Giuseppe Gandolfo - Gandolfo Giuseppe Studio Legale
Claudio Giangiacomo - Giangiacomo Studio Legale
Giuseppe Antonio Gianzi - Gianzi Studio Legale
Manlio Ingarrica - Ingarrica Studio Legale
Cataldo Domenico Intrieri - Intrieri Studio Legale
Lorenzo La Marca - La Marca Studio Legale
Fabio Lattanzi - Lattanzi Fabio
Gianluca Luongo - Luongo Gianluca
Giorgio Martellino - Martellino Studio Legale
Fabrizio Merluzzi - Merluzzi
Viviana Minghelli - Minghelli Studio Legale
Rodolfo Murra - Murra Rodolfo
Giosuè Naso - Naso Studio Legale
Ippolita Naso - Naso Studio Legale
Monica Nassisi - Nassisi Studio Legale
Pantaleone Mercurio - Pantaleone Studio Legale
Pierluigi Pernisco - Pernisco Studio Legale
Giulio Vasaturo - Petrucci, Pineschi & Partners
Tommaso Pietrocarlo - Pietrocarlo Studio Legale
Cesare Placanica - Placanica Studio Legale
Pietro Pomanti - Pomanti Studio Legale
Vincenza Rando - Rando Studio Legale
Pier Gerardo Santoro - Santoro Pier Gerardo
Francesco Scacchi - Scacchi Francesco
Gaetano Antonio Scalise - Scalise
Carlo Schiuma - Schiuma Studio Legale
Valerio Spigarelli - Spigarelli
Antonio Stellato - Stellato Studio Legale
Francesco Tagliaferri - Tagliaferri Studio Legale
Francesco Tarsitano - Tarsitano Studio Legale
Gianluca Tognozzi - Tognozzi e Associati
Dora Vencia - Vencia Studio Legale
Pietro Odoardo Vincentini - Vicentini Studio Legale
Viglione Fabio - Viglione Fabio Studio Legale
Grazia Volo - Volo Grazia