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La Corte si esprime nel merito di un caso per narcotraffico


Pubblicato il: 5/14/2020

Gli avvocati che hanno affiancato i ricorrenti nel procedimento innanzi la Corte di Cassazione: avv. Antonio Ranieli per Mario Agrani; avv. Andrea Marini per Domenico Brescia; avv. Maria Adelaide Cerreti Astuto per Marco Brunetti e Antonio Maiolo; avv. Antonio Cristallo per Donato Capacchione; avv. Nunzia Milite per Mario Cirillo; avv. Emanuele De Paola per Biagio Crisafulli; avv. Danilo Buongiorno per Giuseppe D'Ajola; avv. Cesare Cicorella per Francesco De Marte; avv. Nicolina De Cicco per Michele Di Candia; gli avvocati Luigi Giuliano e Augusto Moretti per Giuseppe e Ruggiero Dicuonzo; avv. Irene Visconti per Leonardo Fondini; gl avvocati Giorgio Vianello Accorretti e Fabio Giovanni Belloni per Lucia Friolo; avv. Ermanno Gorpia per Gerardo Gadaleta; avv. Saschia Soli per Miroslav Lasič; avv. Angelo Colucci per Biagio Magellano; avv. Federica Scapaticci per Antonio Mazzilli; avv. Marco Gatti per Bequir Mehmeti; avv. Danilo Cilia per Rocco Giovanni Ottinà; avv. Rosalba Canossi per Salvatore Pangallo; gli avvocati Rocco Condello e Mauro Anetrini per Antonino Paviglianiti; avv. Stefano Borella per Massimiliano Luigi Perrone; avv. Roberta Terenghi per Massimo Scrivano; avv. Donatella Frojo per Roberto Simeone; avv. Raffaele Bacchetta per Ivan Tenca.

Con sentenza del 18 gennaio 2019 la Corte di Appello di Milano aveva parzialmente riformato la sentenza emessa dal Tribunale di quella città in data 22 febbraio 2018 ed appellata dal Pubblico Ministero e dagli imputati Mario Agrani, Domenico Brescia, Marco Brunetti, Donato Capacchione, Mario Cirillo, Aniello Cozzolino, Biagio Crisafulli, Giuseppe D'aloja, Francesco De Marte, Michele Di Candia, Giuseppe Dicuonzo , Ruggiero Dicuonzo, Leonardo Fondini, Lucia Friolo, Gerardo Gadaleta, Miroslav Lasič, Francesco Madonia, Antonio Maiolo, Antonio Mazzilli, Bequir Mehmeti, Rocco Mungo, Rocco Giovanni Ottinà, Salvatore Pangallo, Antonino Paviglianiti, Massimiliano Luigi Perrone, Massimo Scrivano, Roberto Simeone, Giovanni Stellittano, Giuseppe Roberto Tenca ed Ivan Tenca, dichiarando non doversi procedere per estinzione dei reati per intervenuta prescrizione nei confronti di Francesco De Marte in relazione al capo 72 dell'imputazione e rideterminando la pena per il solo capo 53, nonché per Francesco Madonia, Rocco Mungo e Giuseppe Roberto Tenca in relazione ai capi 72 e 75. Rideterminava la pena nei confronti di Giuseppe D'aloja e condannava Biagio Magellano limitatamente ad un episodio di cui al capo 39, disponendo, altresì, la misura di sicurezza della libertà vigilata nei confronti di Biagio Crisafulli, Ruggiero Dicuonzo e Lucia Friolo e confermando, nel resto, l'impugnata sentenza. 

L'imputazione riguardava, cinque fattispecie associative finalizzate al traffico di ingenti quantità di stupefacenti del tipo cocaina e hashish, con relativi reati, nonchè reati contro il patrimonio e contro la disciplina delle armi commessi da alcuni degli imputati ma non collocabili, quali reati fine, nell'ambito delle attività delle diverse associazioni, le quali, in quanto dedite al narcotraffico, erano tra loro autonome ma legate da rapporti di reciproca collaborazione.

Nel dettaglio, la Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, la sentenza impugnata nei confronti di  Ottinà Rocco Giovanni per essere i reati a lui ascritti estinti per prescrizione. Annullata la sentenza impugnata nei confronti di Brescia Domenico, Brunetti Marco, Capacchione Donato, Gadaleta Gerardo, Mazzilli Antonio, Pangallo Salvatore, Perrone Massimiliano Luigi, Scrivano Massimo, Simeone Roberto e Tenca Ivan limitatamente alla richiesta di applicazione della continuazione con precedente giudicato ed eventualmente al conseguente diverso trattamento sanzionatorio, nonché per il solo Perrone, anche in relazione all'eventuale assorbimento delle condotte contestate come successive al 14 settembre 2007 nell'episodio del 10 settembre 2007 pure oggetto di contestazione, con rinvio per nuovo giudizio sui predetti punti ad altra Sezione della Corte di appello di Milano. Inammissibili nel resto i ricorsi Brunetti Marco, Capacchione Donato, Pangallo Salvatore, Simeone Roberto e Tenca Ivan. Rigetta nel resto i ricorsi di Brescia Domenico e Perrone Massimiliano Luigi. Irrevocabile la sentenza impugnata quanto all'affermazione di responsabilità di Brescia Domenico, Brunetti Marco, Capacchione Donato, Gadaleta Gerardo, Mazzilli Antonio, Pangallo Salvatore, Scrivano Massimo, Simeone Roberto e Tenca Ivan. La Corte ha infine dichiarato inammissibili i ricorsi di Agrani Mario, Cirillo Mario, Crisafulli Biagio, D'Aloja Giuseppe, De Marte Francesco, Di Candia Michele, Dicuonzo Giuseppe, Dicuonzo Ruggiero, Fondini Leonardo, Friolo Lucia, Lasič Miroslav , Magellano Biagio, Maiolo Antonio, Mehmeti Bequir, Paviglianiti Antonino e condanna ciascun ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e della somma di euro 2.000,00  in favore della Cassa delle ammende.