La Cassazione conferma il venire meno del rapporto previdenziale con la Cassa forense per un avvocato che non esercita la professione
Pubblicato il: 10/30/2020
L'Avv. Leonardo Carbone ha assistito con successo la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense nel procedimento avviato nei confronti di Corradi Alessandra e Corradi Francesco, assistiti dall'avvocato Giancarlo Germani e dall'avvocato Paola Davoli.
Il ricorso era avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna che fissava la decorrenza degli interessi dovuti sulle somme da corrispondere agli eredi dell'Avv. Luigi Corradi a titolo di restituzione dei contributi da questi versati alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense alla data di presentazione della domanda amministrativa del 19/08/2011 invece che a quella di versamento dei contributi oggetto di restituzione.
Ritenendo il motivo del ricorso fondato, con sentenza n.24141/2020, la Cassazione ha confermato che una situazione di incompatibilità con l'esercizio della professione legale e con la stessa iscrizione all'Albo degli avvocati comporta l'inesistenza di un legittimo rapporto previdenziale con la Cassa forense.