Il Consiglio di Stato conferma aggiudicazione dei servizi del Polo Museale delle Marche
Pubblicato il: 8/26/2020
AG Studio Legale ha assistito in giudizio l'aggiudicatario della gara Consip per l'affidamento in concessione dei servizi museali per la Galleria Nazionale delle Marche e il Polo Museale delle Marche.
La Gebart s.p.a. ha interposto appello nei confronti della sentenza 8 ottobre 2019, n. 624 del Tribunale amministrativo regionale per le Marche che ha respinto il suo ricorso avverso l’aggiudicazione in favore della società cooperativa Culture.
Oggetto della concessione integrata (ai sensi dell’art. 117, comma 3, del d.lgs. n. 42 del 2004) è il servizio di biglietteria, bookshop e supporto alla visita da eseguirsi presso la Galleria Nazionale delle Marche e il Polo Museale delle Marche, concernente la procedura di gara bandita da Consip in data 8 novembre 2018, per conto del Ministero dei Beni e delle attività culturali.
La Gebart, risultata seconda graduata, ha conseguito punti 21,981 per l’offerta economica, mentre Coopculture punti 29,909, e la differenza dipende essenzialmente dalla distanza tra gli aggi di biglietteria offerti (pari a 18,70 per cento per Gebart ed a 15,95 per cento per Coopculture) rispetto alla base di gara del 22%, a sua volta conseguenza della non omogeneità tra le due offerte tecniche.
Con il ricorso in primo grado la società Gebart ha impugnato la lex specialis di gara (in particolare, la clausola di cui al paragrafo 17, pag. 30, del disciplinare) e l’aggiudicazione in favore di Coopculture, mentre con motivi aggiunti la nota in data 25 luglio 2019 recante la comunicazione dell’efficacia dell’aggiudicazione, deducendo l’illegittimità della regola con la quale la stazione appaltante, imponendo al concorrente di tenere conto, nella formulazione del PEF, del flusso dei visitatori indicato al par. 6 del capitolato tecnico e degli incassi stimati, ha, di fatto, vietato una diversa e migliorativa previsione da parte dell’operatore economico, neutralizzando il rischio operativo, causa del contratto, nonché la mancata scelta del concorrente che aveva proposto il miglior progetto di valorizzazione; ha altresì censurato la nomina della Commissione giudicatrice, nell’assunto che i membri non erano esperti, ed, ancora, censurando la mancata esclusione dell’offerta aggiudicataria.
La sentenza appellata ha respinto il ricorso precisando che la lex specialis commina l’esclusione solamente nel caso in cui il PEF presenti un utile negativo (art. 17, pag. 30 del disciplinare) ed al contempo che se la ricorrente fosse stata convinta che gli investimenti proposti avrebbero elevato il numero dei visitatori rispetto a quelli stimati dall’amministrazione, bene avrebbe potuto proporre un aggio inferiore al 18,70%; ha altresì respinto la censura sulla composizione della Commissione giudicatrice nonché il quarto motivo, osservando che il ricalcolo del punteggio dell’offerta tecnica è dipeso dalla correzione di un errore materiale.
Sia il TAR Marche, sia il Consiglio di Stato, con sentenza 26 agosto 2020, n. 5214 ha definitvamente sancito la legittimità dell'aggiudicazione alla Società Cooperativa Culture.
La società Gebart s.p.a. è stata difesa dagli avvocati Bruno Biscotto e Franca Iuliano.
Consip Spa è stata affiancata dall'avvocato Giovanni Pesce.
AG Studio Legale ha assistito Società Cooperativa Culture con l'avvocato Andrea Grazzini, founder dello Studio.