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GfE Metalle und Materialien in Cassazione nel procedimento dopo il fallimento di una joint-venture


Pubblicato il: 4/16/2021

Hogan Lovells ha assistito GfE Metalle und Materialien GmbH, società del Gruppo AMG Advanced Metallurgical, in Corte di Cassazione, nell’ambito di un complesso contenzioso societario avviato dagli azionisti di minoranza di una joint venture italiana costituita per la produzione di materiali chimici.

In secondo grado la Corte d’Appello di Catania aveva accolto le istanze di GfE e rigettato le domande proposte degli azionisti di minoranza, fondate sull’erroneo presupposto che il fallimento della joint-venture fosse da attribuire a GfE, che avrebbe agito con l’intento di centralizzare la produzione in Germania.

«La Corte d’Appello ha rigettato tali domande per vizi procedurali (tra cui l’incompetenza dei tribunali ordinari a favore dell’arbitrato), sottolineando che GfE non è in alcun modo responsabile del fallimento della joint venture (dovuto essenzialmente a fattori esterni) e che la società ha sempre agito in buona fede e nel pieno rispetto degli obblighi assunti come azionista di maggioranza».

La controparte ha proposto «il ricorso in Cassazione verso la sentenza di secondo grado, lamentando l’erronea interpretazione dei contratti e presunti vizi procedurali. Il ricorso è stato tuttavia respinto integralmente, in linea con le difese spiegate da GfE, in quanto inammissibile e infondato».

Il team italo-tedesco dello studio Hogan Lovells era guidato da Andrea Atteritano, Francesca Rolla e Olaf Gaertner, e composto da Elena D’Alto, Emanuele Ferrara, Francesco Di Girolamo e Dominik Steghoefer.

GfE è stato, inoltre, assistito dal Professor Antonio Briguglio, di BSV Studio Legale, e dall’Avv. Dario Seminara dello studio Seminara e Associati.