Unistudio vince al Tribunale di Roma: la prestazione previdenziale in assenza di designazione del beneficiario, spetta all’erede.
Pubblicato il: 4/29/2021
Unistudio Legal&Tax, con gli avvocati Massimo Gambino partner e Matilde Colombo associate, ha ottenuto dal Tribunale di Roma un importante provvedimento in materia di diritto previdenziale e successorio nella causa promossa dal Fondo Pensione Nazionale Credito Cooperativo assistito dallo studio VM Associati con le avvocate Francesca Marchetti e Federica Sisca.
La sentenza (n. 6397/2021) dell’ottava sezione civile conclude una azione giudiziale – passata anche attraverso un procedimento cautelare per sequestro liberatorio ex art. 687 c.p.c. – in cui si è affermato che il diritto al riscatto della prestazione previdenziale si acquisisce iure proprio e, in assenza di designazione specifica del beneficiario, spetta a colui che rivesta la qualifica di erede.
L’Ufficio Giudiziario romano, presieduto dalla giudice Clelia Testa Piccolomini, aderendo integralmente alle argomentazioni di Unistudio Legal&Tax, ha statuito il principio secondo cui il coniuge separato, legittimario pretermesso dal testamento, non acquista tout court la qualità di erede, ma solo a seguito del vittorioso esercizio dell’azione di riduzione o di annullamento del testamento. Pertanto, è il solo erede testamentario il titolare del diritto al riscatto della posizione previdenziale dell’aderente al Fondo Pensionistico prematuramente deceduto.