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La Corte rigetta il ricorso di Didasca contro l'Agenzia delle entrate


Pubblicato il: 3/12/2021

Nel procedimento la società Didasca è stata rappresentata e difesa dagli Avv.ti Giuseppe Romualdi e Cristina Della Valle.

L'Agenzia delle entrate, a seguito di verifica fiscale, emetteva nei confronti dell'associazione DIDASCA - The First Italian Cyber Schools for Lifelong Learning (di seguito DIDASCA) avviso di accertamento ai fini Iva, Irpef ed Irap per l'anno 2008 per l'omessa presentazione delle dichiarazioni annuali e l'omessa fatturazione di operazioni imponibili, irrogando le conseguenti sanzioni. L'Ufficio, in particolare, contestava all'associazione, in concreto retta dai soli componenti del consiglio direttivo, la cui composizione era rimasta invariata nel tempo, la sostanziale natura commerciale dell'attività svolta, la mancanza di vita associativa e la carente democraticità della gestione. Riqualificava l'ente, pertanto, come società di fatto, soggetta alle regole ordinarie d'imposizione e registrazione, ed emetteva altresì avvisi di accertamento per trasparenza nei confronti di Carugo Giordano, Carugo Marcello, Carugo Silverio e Gorini Gabriella, quali soci della sdf. Le impugnazioni dei contribuenti, che contestavano la fondatezza della pretesa, avendo effettuato esclusivamente attività istituzionale rivolta ai soci, e la riqualificazione dell'ente quale società di fatto, attesa la formale iscrizione a registro delle persone giuridiche presso la Prefettura di Sondrio, erano, previa riunione dei ricorsi, rigettate dalla CTP di Sondrio. La sentenza era confermata dal giudice d'appello. DIDASCA, Carugo Giordano, Carugo Marcello, Carugo Silverio e Gorini Gabriella propongono ricorso per cassazione con sette motivi, poi illustrato con memoria.

La Corte rigetta il ricorso e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali a favore dell'Agenzia delle entrate, che liquida in complessive Euro 10.300,00, oltre spese prenotate a debito.