La Corte rigetta il ricorso dell'Università del Salento contro l'I.N.P.S.
Pubblicato il: 8/19/2021
Nel procedimento l'I.N.P.S. è stato rappresentato e difeso dagli Avv.ti Giuseppe Matano, Emanuele De Rose, Lelio Maritato e Carla D'aloisio.
La Corte d' Appello di Lecce, adita con appello principale dall'Università del Salento e con impugnazione incidentale da Marie Gracie Chiarello, ha riformato parzialmente la sentenza del Tribunale della stessa sede che:
- aveva dichiarato l'unitarietà del rapporto di lavoro intercorso fra le parti, con decorrenza dal 10settembre 1993, inizialmente sulla base di contratti a tempo determinato stipulati ai sensi dell'art. 28 del d.P.R. n. 382/1980;
- aveva accertato il diritto della Chiarello a percepire, nei limiti dell'eccepita prescrizione --iquennale e quindi a decorrere dal 14 luglio 1997, il trattamento economico spettante al ricercatore confermato a tempo definito in relazione all'impegno orario indicato nei contratti individuali di lavoro;
La Corte territoriale, per quel che ancora rileva in questa sede, ha premesso che in corso di causa l'Ateneo aveva dato esecuzione alla statuizione di condanna generica e, nel quantificare le somme spettanti alla Chiarelli, aveva detratto dall'importo complessivo la quota parte dei contributi gravante sul lavoratore per complessivi Euro 13.090,92.
Per la cassazione della sentenza ha proposto ricorso l'Università del Salento sulla base di un unico motivo al quale non ha opposto difese Marie Gracie Chiarello, rimasta intimata.
La Corte rigetta il ricorso. Nulla sulle spese del giudizio di cassazione.