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La Corte rigetta il ricorso di Maccalli Alberto contro il Ministero della Giustizia


Pubblicato il: 7/20/2021

Nel procedimento Maccalli Alberto è stato difeso dagli Avv.ti Valeria Sergi e Stefano Nespor.

La Corte d'Appello di Milano, riformando la sentenza del Tribunale di Lodi, ha rigettato l'impugnativa del licenziamento disciplinare irrogato dal Ministero della Giustizia nei confronti di Alberto Macalli, già cancelliere con mansioni di capo ufficio presso il Giudice di Pace di Lodi. La Corte riteneva incontestabile che il Macalli, unitamente ad altri due colleghi, avesse falsamente attestato la propria presenza in ufficio mediante l'abusivo e reciproco utilizzo dei badges in loro dotazione. La Corte d'Appello, a parte il rilievo che il Maccalli non era riuscito a circostanziare l'asserito impegno presso il Tribunale in tre delle giornate contestate, osservava come il sistema illecito operasse anche solo se egli era in ritardo o se l'assenza riguardasse assenze intermedie per ritardati rientri nella pausa pranzo. Riteneva quindi che la condotta posta in essere, in ragione del ruolo rivestito e dell'artificio ideato fosse oggettivamente di gravità tale da incidere negativamente sul vincolo di fiducia. 

Il Maccalli ha proposto ricorso per cassazione sulla base di tre motivi, poi illustrati da memoria. Il Ministero della Giustizia ha opposto difese con controricorso. 

La Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento in favore della controparte delle spese del giudizio di legittimità che liquida in euro 6.000,00 per compensi, oltre spese prenotate a debito.