La Corte rigetta il ricorso dell'Azienda Usl di Pescara contro Di Valerio Gianfranco
Pubblicato il: 7/17/2021
Nel procedimento l'Azienda Usl di Pescara è stata difesa dall'Avv.to Biagio Giancola mentre Di Valerio Gianfranco è stato rappresentato dall'Avv.to Vincenzo di Censo.
La Corte d'appello di L'Aquila accoglieva l'impugnazione, proposta nei confronti dell'Azienda Unità Sanitaria Locale di Pescara, da Gianfranco Di Valerio, medico di medicina generale ('medico di base') operante in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, avverso la sentenza del Tribunale di Pescara che aveva respinto il ricorso proposto dal medico, inteso ad ottenere il pagamento delle differenze maturate nell'arco temporale 2008/2016 a titolo di "indennità per assistenza H 12/24" (il cui importo unitario mensile per assistito, originariamente fissato in euro 1,10 al mese per assistito come da AEC e da Accordo regionale, era stato ridotto unilateralmente, a seconda dei periodi di riferimento, ad euro 0,66, euro 0,80, euro 0,40) e, per l'effetto, condannava l'AUSL al pagamento delle somme rivendicate.
e rivendicate. 2. La Corte territoriale evidenziava che l'operato dell'Azienda non potesse essere ritenuto legittimo solo perché finalizzato a salvaguardare l'equilibrio tra i livelli assistenziali e la disponibilità finanziaria, atteso che, se la fissazione dei limiti di spesa costituisce atto discrezionale di pianificazione autoritativa, non altrettanto poteva dirsi con riferimento alle modalità concrete di realizzazione dell'obiettivo allorquando queste comportino modifiche ed integrazioni di disposizioni contrattuali, che non possono essere unilateralmente attuate dall'amministrazione pubblica, vincolatasi al loro rispetto.
Per la cassazione della sentenza ha proposto ricorso l'Azienda Unità Sanitaria Locale di Pescara sulla base di due motivi, ai quali Gianfranco Di Valerio ha replicato con tempestivo controricorso.
La Corte rigetta il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di cassazione, liquidate in euro 200,00 per esborsi ed euro 3.500,00 per compensi professionali oltre accessori di legge e rimborso forfetario in misura del 15%.