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La Corte rigetta il ricorso di Radice Giuseppe contro l'I.N.P.S.


Pubblicato il: 7/3/2021

Nel procedimento Radice Giuseppe è stato rappresentato e difeso dagli Avv.ti Francesco di Ciommo e Giovanni lo Sasso.

Con sentenza del 22 gennaio 2015, la corte d'appello di Potenza, in riforma della sentenza del tribunale della stessa sede di 5 luglio 2012, ha condannato l'INPS a pagare in favore del signor Radice la somma di euro 8.914. Quest'ultimo, lamentando il mancato riconoscimento del diritto alla rivalutazione del periodo contributivo per esposizione qualificata all'amianto, aveva chiesto il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti a causa del mancato riconoscimento del diritto a pensione sin dal momento in cui ciò era consentito per effetto del montante contributivo rivalutato e dei danni altresì subiti per la correlata impossibilità di fruire del bonus relativo a finestra pensionistica prevista dalla legge n. 243 del 2004. 

Avverso tale sentenza ricorre il pensionato per tre motivi, cui resiste l'INPS con controricorso. 

La Corte rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento del spese del presente giudizio che liquida in euro 200,00 per esborsi ed euro 3500 per compensi professionali, oltre spese al 15 % ed accessori di legge.