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La Corte accoglie parzialmente il ricorso della Fondazione ONAOSI contro Pesce Roberta et al.


Pubblicato il: 6/24/2021

Nel procedimento la Fondazione ONAOSI è stata rappresentata dall'Avv.to Harald Massimo Bonura mentre i controricorrenti sono stati difesi dagli Avv.ti Barbara Gambardella e Giovanni Maria Benincasa.

La Corte d'appello di Napoli, con sentenza del 12 febbraio 2015, ha accolto l'appello proposto dalle attuali parti intimate, in qualità di eredi di Pietro Pesce e, quanto a Pesce Roberta, anche in proprio, e condannato la Fondazione Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani (di seguito ONAOSI) alla restituzione dei contributi versati dai professionisti medici, in riferimento gli anni 2003-2005, divenuti privi di una valida fonte in seguito alla sentenza della Corte costituzionale n.190 del 2007, e pertanto costituenti indebito oggettivo.

Avverso tale sentenza ricorre la Fondazione Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani, con ricorso affidato a due articolati motivi, ulteriormente illustrato con memoria, cui resistono, con controricorso, Castaldo Carmen ed altri litisconsorti in epigrafe indicati. 

La Corte accoglie il primo motivo del ricorso, assorbito il secondo; cassa la sentenza impugnata perché il processo non poteva essere proseguito.