La Corte rigetta il ricorso di Danna Giovanni contro il Ministero Della Giustizia
Pubblicato il: 6/22/2021
Nel procedimento Danna Giovanni è stato rappresentato e difeso dall'Avv.to Nicola Zampieri.
La Corte d'Appello di Venezia, con la sentenza n. 202 del 2019, ha rigettato il reclamo proposto da Giovanni Danna, nei confronti del Ministero della giustizia, avverso la sentenza emessa tra le parti dal Tribunale di Vicenza, in fase di opposizione all'ordinanza resa nella fase sommaria. La Corte d'Appello, in premessa, ha richiamato le statuizioni del Tribunale, che era stato adito dal lavoratore che aveva impugnato il licenziamento irrogatogli il 18 febbraio 2014.
Il licenziamento non era carente di motivazione atteso che la P.A. aveva valutato la relazione psicologica prodotta dall'incolpato. Il licenziamento era tempestivo, in quanto il lavoratore aveva allegato di aver telefonato il 16 ottobre, come indicato nella nota 26 ottobre 2013 della Direzione della Casa circondariale dove prestava servizio, a giustificazione del suo status psicologico e tuttavia tale giustificazione era irrilevante ai fini della successiva assenza 22-25 ottobre.
Per la cassazione della sentenza di appello ricorre il lavoratore prospettando otto motivi di ricorso, assistiti da memoria. Resiste con controricorso l'Amministrazione.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio che liquida in euro 6.000,00 per compensi professionali, oltre spese prenotate a debito.