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La Corte dichiara inammissibile il ricorso


Pubblicato il: 5/25/2021

Nel procedimento Neroni Gabriele è stato rappresentato dall'Avv.to Patrizio Cittadini mentre l'Asl di Frosinone è stata difesa dall'Avv.to Alessandro D'Ambrosio.

La Corte d' Appello di Roma, adita dall'Azienda Unità Sanitaria Locale di Frosinone, ha riformato la sentenza del Tribunale che aveva accolto il ricorso di Gabriele Neroni, dirigente medico di primo livello, ed aveva condannato la Ausl a corrispondere la complessiva somma di Euro 8.747,89, a titolo di differenze di retribuzione di posizione fissa e variabile. 

La Corte territoriale, per quel che ancora rileva in questa sede, ha premesso che il dirigente medico aveva agito in giudizio ponendo a fondamento della domanda, oltre alla disciplina dettata dalla contrattazione collettiva, la delibera n. 1822 del 7 agosto 1998, con la quale l'Azienda aveva graduato le posizioni dirigenziali, individuando il relativo trattamento accessorio. Nel ricorso, peraltro, non erano state fornite indicazioni in ordine all'incarico ricoperto, alla sua natura ed alla durata e pertanto la domanda, per ciò solo, doveva essere disattesa in quanto il dirigente medico con oltre cinque anni di attività non ha alcun diritto soggettivo al conferimento di uno degli incarichi previsti dall'art. 27 del CCNL. Il consulente tecnico d'ufficio aveva quantificato le somme dando atto della carenza delle allegazioni contenute nell'atto introduttivo ed aveva riconosciuto all'originario ricorrente l'importo della retribuzione di posizione variabile prevista dalle delibere aziendali per l'incarico di minor peso che, però, il Neroni non aveva dimostrato di avere espletato.

Per la cassazione della sentenza ha proposto ricorso Gabriele Neroni sulla base di due motivi, ai quali la AUSL di Frosinone ha resistito con controricorso.

La Corte dichiara inammissibile il ricorso. Compensa le spese del giudizio di cassazione.