La Corte rigetta il ricorso della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. contro l'I.N.P.S.
Pubblicato il: 5/13/2021
Nel procedimento la Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è stata rappresentata dagli Avv.ti Saverio Casulli ed Oronzo Mazzotta.
La Corte d'appello di Firenze, con sentenza n. 1282 del 2017, ha riformato la decisione di primo grado e rigettato le domande di accertamento negativo proposte, con separati ricorsi poi riuniti, da Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. per sentire dichiarare non dovuti contributi e somme aggiuntive, per oltre 6.000.000 di euro, pretesi dall'INPS sull'indennità di mancato preavviso alla quale oltre novanta dirigenti avevano rinunciato all'esito della transazione, raggiunta con la società, con la quale avevano concordato, ed accettato, la cessazione dal servizio in epoca successiva, in periodo compreso fra il 2012 e il 2013.
Per la Corte territoriale i rapporti di lavoro dei quali si controverteva erano stati risolti con il licenziamento dei dirigenti, con effetto dal ricevimento della lettera di recesso, e con comunicazione del diritto all'indennità di mancato preavviso per cui, per avere il licenziamento già prodotto l'effetto risolutivo del rapporto di lavoro, l'indennità di mancato preavviso, espressamente riconosciuta dalla società nell'intimare il licenziamento, costituiva elemento retributivo già entrato a far parte del patrimonio dei dipendenti, e come tale soggetto ad obbligazione contributiva.
Avverso tale sentenza ricorre Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a., con ricorso affidato a tre motivi, ulteriormente illustrato con memoria, cui resiste l'NPS, anche quale procuratore speciale della S.C.C.I. s.p.a., con controricorso.
La Corte rigetta il ricorso; condanna la parte ricorrente al pagamento delle spese, liquidate in euro 200,00 per esborsi, euro 30.000,00 per compensi professionali, oltre accessori di legge e rimborso forfetario del 15 per cento.