La Corte si esprime a favore di AlmavivA Contact s.p.a.
Pubblicato il: 5/13/2021
Nel procedimento i ricorrenti sono stati rappresentati dall'Avv.to Ernesto Maria Cirillo mentre la società AlmavivA Contact s.p.a. è stata difesa dall'Avv.to Giampiero Falasca.
Con sentenza del 1.7.2019, la Corte d'appello di Roma confermava la decisione del Tribunale di Roma - salvo che sulle spese di lite, che erano compensate per il doppio grado -, che aveva confermato l'ordinanza di rigetto della domanda dei lavoratori epigrafati, intesa all'accertamento dell'illegittimità del licenziamento intimato ai predetti, ordinanza emessa all'esito della prima fase del procedimento ex lege Fornero.
La Corte distrettuale osservava che i lavoratori, dipendenti a tempo indeterminato della società con mansioni di operatori di cali center in servizio presso l'unità produttiva di Roma, erano stati licenziati all'esito della procedura di licenziamento collettivo avviata con comunicazione del 5.10.2016 (dopo la revoca di precedente procedura) con la quale era stato dichiarato l'esubero di 1623 posizioni full Urne equivalent corrispondenti a 2511 lavoratori, dislocati presso le sedi operative di Roma (1.666 lavoratori) e di Napoli (845 lavoratori).
Di tale decisione domandano la cassazione i lavoratori, affidando l'impugnazione a sette motivi, cui resiste, con controricorso, la società.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna i ricorrenti al pagamento delle spese del presente giudizio di legittimità, liquidate in euro 200,00 per esborsi, euro 5250,00 per compensi professionali, oltre accessori di legge, nonché al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15%.