Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Giuseppina Bosso contro il Comune di Napoli
Pubblicato il: 6/8/2021
Nel procedimento Giuseppina Bosso è stata rappresentata dall'avvocato Antonio Messina, mentre il Comune di Napoli è stato difeso dagli Antonio Andreottola, Andrea Camarda, Fabio Maria Ferrari, Anna Pulcini e Anna Ivana Furnari.
Con l’appello in epigrafe la signora Bosso Giuseppina ha impugnato la sentenza del TAR Campania, sezione settima, n. 2062 del 18 aprile 2013 con cui è stato respinto, con compensazione delle spese, il ricorso presentato avverso il provvedimento del Comune di Napoli n. 203 del 12.11.2012 di sgombero dell’alloggio di servizio di proprietà dell’ente ed assegnato al deceduto marito della ricorrente Esposito Antonio, in qualità di custode presso l’asilo di via Napoli 121.
L’appellante, successivamente al decesso del coniuge avvenuto in data 18 agosto 1996, ha continuato ad abitare, insieme al proprio nucleo familiare, composto da due figli, nell’alloggio di servizio sito in Via Napoli 121.
A distanza di 16 anni dal decesso, l’amministrazione comunale, con provvedimento del 23 novembre 2012 n. 203, ingiungeva alla signora Bosso l’immediato sgombero dell’immobile, in quanto occupato senza titolo legittimante. Con successivo provvedimento del 4 dicembre 2012 prot. PG/2012/927614, il Comune comunicava che in data 28/02/2013 si sarebbe proceduto allo sgombero coatto.
La signora Bosso impugnava i suddetti atti e il TAR adito rigettava il ricorso sul rilievo che i provvedimenti costituissero legittimo esercizio dell’autotutela esecutiva.
Si è costituito in giudizio il comune di Napoli, instando per il rigetto del ricorso. Le parti hanno depositato memorie e documenti.
Per questo motivo il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.