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La Corte si esprime a favore dell'ASP di Cosenza


Pubblicato il: 5/7/2021

Nel procedimento Cedolia Flavio Francesco è stato rappresentato dagli Avv.ti Fabrizio Criscuolo mentre l'ASP di Cosenza è stato difeso dall'Avv.to Salvatore Crisci.

La Corte d'Appello di Catanzaro, previa riunione dei giudizi, ha riformato le sentenze n. 1628 del 2014 e n. 662 del 2015 con le quali il Tribunale di Cosenza aveva accolto le domande proposte da Flavio Francesco Cedolia nei confronti dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza e aveva, con la prima decisione, dichiarato l'illegittimità della delibera n. 3201/2012 di revoca dell'incarico di direttore amministrativo e condannato l'Azienda al pagamento delle retribuzioni spettanti fino alla naturale scadenza del contratto; con l'altra accertato l'illegittimità dell'atto di annullamento in autotutela del conferimento dell'incarico, perché adottato quando già il rapporto era stato risolto a seguito di revoca. 

La Corte territoriale ha ritenuto che il contratto sottoscritto dalle parti fosse affetto da nullità perché il Cedolia non era in possesso dei requisiti soggettivi richiesti dall'art. 3 del d.lgs. n. 502/1992. Ha rilevato che l'esperienza quinquennale di direzione tecnica o amministrativa fatta valere dall'appellato non era stata maturata presso strutture sanitarie pubbliche o private di medie o grandi dimensioni, bensì alle dipendenze di società operanti in settori diversi da quello sanitario. 

Per la cassazione della sentenza Flavio Francesco Cedolia ha proposto ricorso affidato ad un'unica censura, alla quale ha replicato con tempestivo controricorso l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. 

La Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità liquidate in Euro 200,00 per esborsi ed Euro 6.000,00 per competenze professionali, oltre rimborso spese generali del 15% ed accessori di legge.