La Corte respinge il ricorso della RAI contro Locafaro Massimiliano
Pubblicato il: 5/1/2021
Nel procedimento la società RAI Radiotelevisione Italiana S.p.a. è stata rappresentata dall'Avv.to Carlo Boursier Niutta mentre Locafaro Massimiliano è stato difeso dall'Avv.to Sara D'onofrio.
Con sentenza n. 2520/2017, depositata il 18 settembre 2017, la Corte di appello di Roma ha dichiarato, in riforma della decisione di primo grado, che fra Massimiliano Locafaro e la RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A. era intercorso un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dal 30 settembre 2002, data del primo di successivi contratti di lavoro autonomo quale esperto artistico, regista e autore di testi per una struttura di programmazione di Radio Due, con diritto all'inquadramento nel 40 livello del contratto aziendale e alla qualifica di programmista regista; ha poi condannato la società al pagamento, a titolo risarcitorio, delle mensilità di retribuzione maturate dalla offerta della prestazione lavorativa sino alla data della pronuncia giudiziale.
Avverso la predetta sentenza ha proposto ricorso per cassazione la RAI con due motivi, cui ha resistito il lavoratore con controricorso.
La Corte respinge il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese del presente giudizio, liquidate in euro 200,00 per esborsi e in euro 5.000,00 per compensi professionali, oltre spese generali al 15% e accessori di legge.