Casa di Cura Villa Margherita, la Cassazione si esprime nel merito di un procedimento per responsabilità medica
Pubblicato il: 10/13/2021
L'avvocato Riccardo Rossi ha assistito i ricorrenti, Recchi Mattia e Filippo Maria, nel procedimento contro Casa di Cura Villa Margherita Spa, difesa dall'avvocato Fabio Pisani, nonché contro Forleo Romano Cataldo, difeso dall'avvocato Franco Chiapparelli. Generali Italia Spa e Berkshire Hathaway International Insurance Limited, controricorrenti, sono state affiancate dall'avvocato Michele Roma. L'avvocato Pietro Cicerchia ha rappresentato Policlinico Tor Vergata e Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata.
I ricorrenti presentavano ricorso avverso la sentenza con cui la Corte aveva rigettato l'impugnazione, confermando così la sentenza di primo grado ovvero l'assenza di negligenza nella condotta dei vari medici.
Nel 2009, Filippo Maria Recchi, in proprio e quale esercente la responsabilità genitoriale sul figlio Mania Recchi, ed entrambi anche quali eredi della defunta Grazia Zaccardi, rispettivamente moglie e madre degli attori, convenne in giudizio, innanzi al Tribunale di Roma, i professori Maria Cantonetti, Romano Cataldo Forleo, Gianfranco Bruscagli, nonché la Fondazione PTV Policlinico "Tor Vergata", l'Azienda Ospedaliera Universitaria PTV Policlinico "Tor Vergata" e la casa di cura Villa Margherita S.p.A., al fine di sentir accertare la responsabilità in solido dei medici per omessa diagnosi di una leucemia linfatica cronica e per aver omesso adeguate cure, con conseguente condanna degli stessi medici, solidalmente alle strutture convenute, al risarcimento di tutti i danni subiti in conseguenza del decesso della congiunta.
La Cassazione ha accolto il ricorso limitatamente al motivo relativo alla denuncia della lesione dell'autodeterminazione, rigettate le restanti motivazioni.